(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Affaticamento, alterazioni del sonno,
irritabilità e stati di agitazione sono conseguenze frequenti
dell'eccessivo caldo estivo, ma impattano ancora di più nelle
persone con Parkinson e Alzheimer. Nei malati di Alzheimer,
inoltre, la percezione delle temperature e la termoregolazione
corporea sono alterate, i pazienti possono quindi non rendersi
conto di correre dei rischi per l'eccessivo calore.
"Le prime buone regole da rispettare riguardano una corretta
idratazione attraverso l'assunzione di 2 o 3 litri di acqua al
giorno e un'alimentazione ricca di frutta e verdura estiva che
contengono moltissimi liquidi, sali minerali, vitamine,
antiossidanti e fibre in grado di sostenere corpo e mente",
spiega Alfredo Berardelli, presidente della Sin.
In particolare, per i pazienti con Parkinson, spiegano i
neurologi, "è importante non assecondare lo stato di inattività
che il caldo induce, iniziando la giornata con una sessione da
20 minuti circa di esercizi di riscaldamento e di allungamento;
un bagno in piscina può essere una buona idea", così come "un
ciclo di fisioterapia acquatica".
Contro il rischio di cadute, raccomandato l'uso del
deambulatore nei momenti della giornata in cui si verificano i
blocchi motori, così come l'uso dei bastoncini da trekking o
nordic walking "che permettono di accrescere di circa il 20% la
capacità fisica e il grado di allenamento rispetto alla
passeggiata senza mezzi di ausilio".
Riguardo alle persone affette da malattia di Alzheimer, i
neurologi evidenziano come nei mesi estivi possano diventare più
frequenti gli stati confusionali e il peggioramento
dell'orientamento così come delle funzioni cognitive: "È
importante rinfrescare costantemente gli ambienti ed effettuare
delle passeggiate a fine giornata, nelle ore meno calde, per
favorire il benessere psicofisico". (ANSA).
Caldo:da neurologi consigli per malati Parkinson e Alzheimer
Alte temperature aggravano sintomi e aumentano rischi per salute