(ANSA) - ROMA, 30 AGO - I livelli della proteina
nucleocapside di SarsCoV2 presenti nel sangue dei pazienti con
Covid nelle prime fasi dell'infezione predicono il rischio di
aggravamento della malattia. È il dato che emerge da uno studio
coordinato dal National Institute of Allergy and Infectious
Diseases (Niaid) americano pubblicato su Annals of Internal
Medicine.
La proteina nucleocapside (spesso identificata con N) è una
delle proteine costitutive del virus SarsCoV2. È usata da molti
test antigenici rapidi per verificare la positività a Covid. Nel
nuovo studio, che si inserisce all'interno del trial ACTIV-3
trial, è stata valutato in 2.540 pazienti ricoverati per Covid
il legame tra i livelli di proteina al momento del ricovero e
l'evoluzione della malattia.
La ricerca ha mostrato che i pazienti con alti livelli di
questa proteina (maggiori di 1.000 nanogrammi per litro) avevano
una peggiore funzionalità polmonare già al momento dell'arrivo
in ospedale; la salute dei polmoni, inoltre, tendeva a
peggiorare già al quinto giorno di ricovero indipendentemente
dalla gravità della malattia all'ingresso in ospedale. Sulla
base di questi dati, secondo i ricercatori, è plausibile pensare
che i livelli della proteina nucleocapside siano un indicatore
di quanto il virus SarsCov2 si stia moltiplicando
nell'organismo.
La misurazione di questo marcatore, aggiungono, potrebbe
essere utile sia per selezionare meglio i partecipanti ai futuri
studi clinici su possibili nuovi trattamenti, sia per guidare la
terapia nei pazienti attuali, indirizzando verso un approccio
più aggressivo quelli che hanno livelli più alti di proteina N.
(ANSA).
Covid: un test del sangue dice quanto sarà grave la malattia
Livelli proteina nucleocapside predicono peggioramento polmonare