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Riccardi, ok confronto Comitato sicurezza luoghi lavoro

Redazione Ansa

(ANSA) - PALMANOVA, 05 DIC - Come previsto anche dal Piano regionale della prevenzione, le attività di promozione della salute e di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono state condivise questa mattina col Comitato regionale di coordinamento, presieduto dal vicegovernatore e assessore con delega alla Salute, Riccardi Riccardi. Lo sottolinea una nota diffusa nel pomeriggio dallo stesso vicegovernatore.
    "Con i componenti del Comitato è stato condiviso in particolare lo stato di avanzamento dei lavori in merito ai piani mirati di prevenzione - ha spiegato a margine Riccardi - Sempre nello stesso tavolo di lavoro sono stati informati i componenti del Comitato per la parte riguardante i lavori di preparazione del Sistema Informativo nazionale per la prevenzione (Sinp) che riunisce i ministeri del Lavoro, della Salute, le Regioni e gli enti di vigilanza".
    "I Gruppi tecnici che presiedono i piani mirati di prevenzione hanno prodotto dei documenti sulle buone prassi per la prevenzione dei rischi per la sicurezza e per la salute. Nei prossimi anni questi strumenti costituiranno una linea guida per le aziende sanitarie con la quale verificare gli adempimenti ma anche un riferimento per le imprese, per constatare che al loro interno vengano puntualmente adottate tutte le misure previste; ciò al fine di assicurare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali" ha aggiunto ancora Riccardi che ha spiegato anche come "le imprese, quindi, vengano informate e formate, per fare in modo che malattie professionali e infortuni calino, grazie all'adozione delle buone pratiche.
    "I piani mirati si snodano su cinque anni - è entrato nel dettaglio Riccardi -. Il primo step, nei primi 12 mesi, è incentrato sull'analisi del rischio ed è anche il momento nel quale si decide su quale tipo-cartegoria di imprese intervenire.
    Redatto un documento di buone prassi, sulla base anche di quelle già validate da Inail, nel secondo anno vengono promossi percorsi e momenti di formazione: si condivide con le imprese di un settore produttivo, ovvero con i loro sistemi di prevenzione, che nel futuro saranno svolte verifiche su quella specifica area di rischio".
    "Un'altra area di condivisione riguarda la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a particolari rischi, ad esempio quello cancerogeno; per cui alcuni dei documenti di buone prassi, predisposti sulla base di indirizzi scientifici validati, sono rivolti anche ai medici competenti delle imprese" ha concluso Riccardi. (ANSA).
   

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