(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Le malattie del cuore sono la
principale causa di morte in Italia, causano ogni anno il 44% di
tutti i decessi e chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa
un malato cronico. Nel nostro Paese 4,4 persone ogni mille hanno
un'invalidità cardiovascolare e il 23,5% della spesa
farmaceutica è destinata a medicinali per il sistema
cardiovascolare.
"Queste malattie - spiega Domenico Gabrielli, presidente
Fondazione per il Tuo cuore dell'Anmco e direttore della
Cardiologia dell'Ospedale San Camillo di Roma - sono in gran
parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di
rischio non modificabili (età, sesso e familiarità) anche
fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita
come fumo, alcol, scorretta alimentazione e sedentarietà, spesso
a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia e
ipertensione".
La prevenzione cardiovascolare è diventata ancora più
determinante dopo la recente pandemia. "Nelle persone colpite
dal Covid, il virus - prosegue Gabrielli - ha generato
infiammazioni di miocardio e pericardio, cardiopatia ischemica,
ictus cerebrale, malattie a carattere trombo-embolico. Ha
contribuito a ritardare la diagnosi, complicando la gestione e
riducendo le ospedalizzazioni. In particolare, nei soggetti
colpiti dal Covid si è riscontrato un aumento del 20-25 per
cento di tutte le malattie cardiovascolari".
"La prevenzione va iniziata il prima possibile. Oggi-
conclude Furio Colivicchi, presidente Anmco e direttore Uoc
Cardiologia Ospedale San Filippo Neri di Roma - abbiamo armi
molto potenti ed efficaci per risolvere alcuni problemi,
garantire la sopravvivenza e una migliore qualità della vita ai
pazienti". (ANSA).
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Malattie cuore 2/a causa morte e tra principali cause invalidità