(ANSA) - ROMA, 07 MAR - Una mostra sulle 'gabbie' mentali e
fisiche, denominata The Cage, alla Casa Circondariale di
Civitavecchia, mentre a Pozzuoli corsi di cucina con il cuoco
del Napoli Calcio Paolo Cozzolino che ha offerto consigli per
un'alimentazione sana, insegnando anche come preparare piatti
semplici e salutari. Con queste iniziative, rivolte alle
detenute in occasione della Festa della donna, Atena Donna e'
presente nelle carceri. Prosegue infatti il percorso Atena
Together, un progetto nato da un'iniziativa della presidente di
Atena Donna Carla Vittoria Maira, con incontri sulla prevenzione
e screening. A Civitavecchia, si terrà proprio domani una mostra
delle opere dell'artista Vincenzo Galluzzo, anche autore
televisivo e scrittore. The Cage è il titolo della mostra e le
sue opere fanno riflettere sulle gabbie mentali e fisiche. Le
variopinte cromie sono attraversate da una serie di griglie che
percorrono lo spazio ed evocano una sensazione di armonia,
rappresentando la vita, la speranza, le emozioni, le aspettative
di tutti coloro che sono nella "gabbia". Una delle opere verrà
donata dall'artista al carcere di Civitavecchia come messaggio
di riflessione per il futuro. A seguire si terrà l'incontro di
volontariato sanitario del progetto Atena Together, questa volta
ad incontrare le detenute e le poliziotte sarà il professor
Francesco Di Sabato, Responsabile del Centro Cefalee del
Policlinico Umberto I, che offrirà alle donne indicazioni e
consigli. Dalla postura all'alimentazione, tutto ciò che può
essere utile anche per evitare l'abuso di farmaci. Nella
struttura di Pozzuoli è stato invece presente a sorpresa il 4
marzo il cuoco del Napoli Paolo Cozzolino che, oltre a cucinare
per tutte le detenute, ha offerto consigli per un'alimentazione
sana, insegnando anche come preparare piatti semplici e
salutari. L'iniziativa rientra nel percorso di lavoro dei
Gruppi-Benessere, formati in collaborazione con lo staff medico
della casa circondariale dal professor Raffaele Landolfi,
internista ematologo professore presso l'Università del Sacro
Cuore di Roma. L'obiettivo, secondo Landolfi "è stato stare
insieme gustando il tipico pranzo che il cuoco del Napoli
prepara per i calciatori. Un modo per far capire come si possa
seguire un'alimentazione sana senza penalizzare il gusto".
(ANSA).
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