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Al Maggiore di Bologna, migliora diagnosi tumore prostata

Grazie alla Biopsia Fusion, con 100 mila euro di investimento

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 05 APR - Un passo avanti importante per la diagnosi e il trattamento del tumore della prostata all'Ospedale Maggiore di Bologna, centro urologico regionale d'eccellenza.
    Con un investimento di 100 mila euro sostenuto dall'Azienda Usl, è stato acquistato un nuovo ecografo di ultima generazione in dotazione all'equipe di Urologia, che si basa sulla tecnica della Biopsia fusion, ossia il "gold standard" secondo le guide internazionali, nella diagnosi di questo tumore: uno dei più diffusi nella popolazione maschile, circa il 20% di tutti i tumori che colpiscono l'uomo, ma che grazie alla diagnosi precoce e allo screening ha ottenuto una riduzione della mortalità del 9%.
    Ogni anno, l'Urologia dell'Ausl bolognese esegue circa 700 biopsie prostatiche, suddivise tra i due presidi di S. Giovanni in Persiceto e dell'Ospedale Maggiore. Grazie al nuovo ecografo, si potrà ridurre il numero di biopsie a cui sottoporre i pazienti per la maggiore accuratezza.
    "Tale tecnica - spiega una nota dell'Ausl - riesce infatti a fondere in tempo reale, mediante l'ausilio di algoritmi e strumenti hardware, le immagini della risonanza magnetica in corso di ecografia transrettale, riconoscendo pertanto con maggiore precisione il sito ed il volume del tumore in esame. Ad oggi circa l'80 % dei pazienti sottoposti ad una prostatectomia giova di questa tecnica diagnostica". (ANSA).
   

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