(ANSA) - NAPOLI, 27 GIU - La malattia di Lyme in una bambina
di quattro anni e mezzo è stata diagnosticata nella Pediatria
dell'Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento;
si tratta, fanno sapere dall'ospedale, del primo caso
manifestatosi nel Sannio. Al momento sembra che in Campania
siano stati segnalati pochissimi casi, quasi tutti contratti in
altre regioni o fuori nazione da residenti nella regione.
Successivamente è comparso sul volto della bambina un
"eritema migrante" trattato inizialmente con cortisone. Il primo
giugno la piccola è stata visitata dai medici del Pronto
soccorso del Fatebenefratelli di Benevento dopo aver manifestato
difficoltà a deambulare e forti dolori ad arti, dorso ed addome.
Ricoverata nel reparto di Pediatria della struttura sanitaria, i
medici hanno sospettato la malattia di "Lyme" alla luce del
racconto anamnestico e dei dati clinici riscontrati. Il sospetto
si è tramutato in certezza quando il laboratorio ha confermato
la presenza di anticorpi anti Borrelia Burgdorferi, di una
infezione trasmessa da una zecca del genere Ixodes che si trova
in Campania come parassita delle pecore. I principali serbatoi
delle infezioni sono roditori, caprioli, cervi, volpi e lepri.
"La diagnosi si riesce a fare se si tiene conto di questa
malattia" spiega Raffaello Rabuano, direttore della UOC di
Pediatria-Neonatologie e UTIN del Fatebenfratelli - visto che le
manifestazioni possono far pensare a tante altre patologie; non
a caso la malattia di Lyme si definisce anche la grande
simulatrice". In genere la malattia si sviluppa con un eritema,
cioè una macchia rossa che si allarga progressivamente
comparendo 7-14 giorni dopo la puntura di una zecca. Possono
associarsi manifestazioni sistemiche come malessere, cefalea,
febbre, dolori articolari, rigidità nucale, che si risolvono in
2/4 settimane, spontaneamente". (ANSA).
Primo caso malattia di Lyme nel Sannio, cure al Fatebenefratelli
Individuata in una bambina. Medico, serve prevenzione