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Sanità e riforme, proposte del 118 per migliorare l'assistenza

Balzanelli, rivedere numero unico e sì a punti primo intervento

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 SET - Si terrà domani pomeriggio un incontro al Ministero della Salute sulla riforma del Dm 70 e Dm 77, relativi alla riforma della medicina ospedaliera e del territorio. C'è sul tema un tavolo ministeriale di cui fanno parte una pluralità di soggetti, tra cui società scientifiche, rappresentanti istituzionali e tecnici. Tra questi c'è la Società italiana dei Sistemi 118 (Sis118), che presenterà i propri contributi per una riforma del 118.
    "Per quanto riguarda l'accesso al sistema dell'emergenza da parte del cittadino - spiega il presidente Sis 118 Mario Balzanelli - chiediamo che venga completamente rivisto il modello che prevede oggi il numero unico 112. La legislazione europea vigente permette agli Stati membri di conservare i numeri di emergenza nazionale, cosa che è stata fatta dal 60% degli Stati e le linee guida di European Resuscitation Council del 2021 hanno sancito che il modello del numero unico è fallimentare, perché fa perdere tempo nel passaggio della telefonata fra centrali operative".
    "Riteniamo inoltre -prosegue Balzanelli- che al 118 vada riconosciuto il massimo livello di complessità organizzativa previsto per le strutture in sanità a livello dipartimentale e chiediamo che ogni provincia abbia la centrale operativa 118, così come sancito dal Dpr del 27 marzo 1992. Con la riforma del territorio sono state inserite altre centrali operative come quelle delle cure primarie, della guardia medica e si rischia in ogni ambito provinciale che vi sia una confusione generale di percorso: chiediamo pertanto che la centrale 118 faccia da regolatore di flusso. Oltre a questo, un aumento complessivo dei mezzi di soccorso calibrato dalle Regioni sulla base dei tempi di percorrenza per aree urbane ed extraurbane, rispettivamente di 8 e 20 minuti dalla chiamata, prevedendo le figure di un medico e di un infermiere ogni 60mila abitanti". Per Sis 118 devono essere poi ripristinati e potenziati i punti di primo intervento del 118: quelli rimasti sono le uniche strutture intermedie in grado di decongestionare i Pronto Soccorso. Questi ultimi possono essere collocati nelle Case della Salute, oltre che nelle ASL e negli ospedali riconvertiti. (ANSA).
   

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