(ANSA) - ROMA, 03 OTT - Aumenta l'età media delle mamme
italiane che arrivano a partorire al primo figlio in media oltre
i 32 anni in un quadro dove continua il fenomeno della
denatalità, evidente se si confrontano i 535.428 bimbi nati in
Italia nel 2012 con i 393.
Nello specifico, per le donne italiane l'età media al primo
figlio passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022 e cresce anche per
le donne straniere, passando da 27,7 anni a 29,2 anni. Nel 2022,
circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non
italiana, percentuale che al Centro-Nord sale al 26%. Delle
donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità
medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% è laureata.
Il Rapporto, basato su dati rilevati dal flusso informativo
del Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP) del 2022, mostra
una percentuale di parti cesarei in continua riduzione, come
raccomandato anche dall'Organizzazione mondiale della sanità,
passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022.
Sei parti su dieci (62,2%) si verificano in ospedali dove
avvengono almeno 1.000 parti annui, ovvero in strutture
considerate in grado di gestire al meglio eventuali
complicazioni. Nove parti su 10 nel 2022 è avvenuto in strutture
sanitarie pubbliche, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15%
altrove, cioè in altra struttura di assistenza o a domicilio. La
percentuale dei parti pretermine (sotto le 37 settimane di
gestazione) dal 2012 al 2022 passa da circa 7 parti pre-termine
ogni 100 parti a 6. Calano anche i nati morti: nel 2022 sono
stati 994, corrispondenti a un tasso di natimortalità di 2,40
ogni 1.000 nati. Questo è anche legato al fatto che aumentano
notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in
gestazione: nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite
ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% dei casi
si effettuano più di 3 ecografie. (ANSA).
Mamme italiane sempre più anziane, il primo figlio dopo 32 anni
Rapporto del Ministero: in 10 anni cresce denatalità e +73% Pma