(ANSA) - ROMA, 06 OTT - "La salute mentale è un diritto umano
universale" ma una persona su 8 convive con un problema che va
da ansia e depressione fino alle forme più gravi di disturbi
della personalità. A scriverlo è l'Organizzazione mondiale della
sanità che ha scelto come tema della Giornata mondiale della
salute mentale lo slogan: "Le nostre menti, i nostri diritti".
Una buona salute mentale è vitale per la salute e il
benessere generale. Per questo, scrive l'Oms, "tutti, ovunque
si trovino, hanno diritto al più alto livello possibile di
salute mentale. Ciò include prevenzione, cure accessibili e di
buona qualità, libertà, indipendenza e inclusione nella
comunità".
Eppure una persona su otto a livello globale vive con
condizioni mentali, che possono avere un impatto sulla loro
salute fisica, sul loro benessere, sul modo in cui si
relazionano con gli altri e sui loro mezzi di sussistenza.
Questi problemi sono aumentati con la pandemia Covid-19 e
colpiscono anche un numero crescente di adolescenti e giovani.
Avere un problema di salute mentale, inoltre, "non dovrebbe
mai essere un motivo per privare una persona dei suoi diritti
umani o per escluderla dalle decisioni sulla propria salute.
Eppure, in tutto il mondo, le persone con problemi di salute
mentale continuano a subire molte violazioni dei diritti umani.
Molti sono esclusi dalla vita comunitaria e discriminati, mentre
altri non possono accedere alle cure".
L'Oms continua a lavorare per garantire che la salute mentale
sia valorizzata, promossa e protetta. In vista della giornata
mondiale che si celebra ogni anno il 10 ottobre, sui social
porta avanti la campagna #MentalHealthMatters, ricordando che
"un sonno adeguato, un'alimentazione sana e un'attività fisica
regolare contribuiscono al benessere positivo e riducono il
rischio di sperimentare disagio mentale". (ANSA).
Oms, la salute mentale è diritto universale ma 1 su 8 ne soffre
Il 10 ottobre è la Giornata mondiale