(ANSA) - TRIESTE, 26 OTT - Bilancio ancora negativo sul
fronte della sicurezza sul lavoro: al già grave dato degli
infortuni si aggiunge quello delle malattie professionali. Lo
rende noto la Cisl Fvg, "fortemente preoccupata" dal fenomeno.
Accanto ai 16 incidenti mortali registrati in regione nei
primi 8 mesi del 2023, la Cisl Fvg segnala la "continua crescita
anche delle patologie legate al lavoro, sempre più frequenti".
Il riferimento non è solo all' amianto, ma soprattutto, rileva
l'Osservatorio del patronato Inas Cisl, ai casi di "osteo
articolari, come, ad esempio, le ernie lombari e il tunnel
carpale, che riguardano, in particolare, gli OSS, le
parrucchiere, gli edili e i pescatori". "Siamo di fronte a
numeri di assoluto rilievo - commenta il segretario della Cisl
regionale Cristiano Pizzo - che devono spingerci verso alcune
azioni, prima fra tutte il riconoscimento come malattie
professionali di alcune patologie che oggi non sono ancora
tabellate e che risultano molto frequenti, come le ernie
cervicali che, sempre stando alle pratiche gestite dall'Inas
vedono circa una cinquantina di persone (autisti del Tpl e
portuali) soffrirne".
Nel 2022 in Fvg le malattie professionali denunciate
all'INAIL sono state 1.769 (+4,18%), di cui l'Inas Cisl Fvg ha
avanzato 555 domande di riconoscimento di malattia
professionale, 66 a Gorizia, 217 in provincia di Udine, 41 a
Pordenone e 231 a Trieste. (ANSA).
Cisl Fvg, preoccupa crescita delle patologie legate al lavoro
Pizzo: "Riconoscerne alcune non ancora tabellate"