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Salute metabolica, studio approfondisce concetto 'obesità sana'

Persona in sovrappeso ma non a rischio di determinate malattie

Redazione Ansa

Fino a che punto l'Indice di Massa Corporea, o Imc, è una misura valida dello stato di salute metabolica, più fragile tra le persone obese con un indice oltre 30? Le evidenze indicano in misura crescente che non è sempre così. La migliore conoscenza delle limitazioni dell'Imc (espresso come rapporto tra peso e quadrato dell'altezza di un individuo) ha dato origine a una nozione di 'obesità sana'. Una nozione tra l'altro adottata e promossa dal movimento 'body positive', che incoraggia una nuova immagine di sé definita più che dalle dimensioni fisiche dall'amor proprio e dalla bellezza naturale. Scienziati del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne hanno allo studio un esame, che sperano diventi ampiamente disponibile, per indicare se una persona è snella ma a rischio di malattie metaboliche o se una persona in sovrappeso ma è in realtà "grassa sana".

Sotto la guida del direttore del laboratorio di metabolomica dell'Istituto, Peter Meikle, è in fase di sviluppo un test patologico che misuri il cosiddetto Imc metabolico' (mImc) basato su misurazioni di centinaia di lipidi il cui ruolo nello sviluppo dell'obesità e del diabete di tipo 2 viene sempre meglio conosciuto.

Finora le analisi cliniche standard misurano solo il colesterolo Ldl ('cattivo) e Hdl ('buono') e i trigliceridi, ma un più esteso quadro lipidico può identificare rischi nascosti di malattie cardio-metaboliche in persone il cui Imc e valore di colesterolo appaiono buoni, scrive Meikle sul sito dell'Istituto. "Sappiamo che l'obesità è un fattore di rischio per il diabete resistente all'insulina, per malattie cardiache ed epatiche, ma non tutte le persone obese sviluppano questi esiti di malattia - aggiunge - Abbiamo quindi questo concetto, emerso da tempo, di obesità sana. Allo stesso tempo vi sono persone snelle che si considerano in buona salute perché il loro Imc è 22 o 23, mentre sono a rischio di contrarre malattie metaboliche. Il punto è che non si può sapere, se si guarda solo all'apparenza fisica o solo misurando l'Imc", conclude.

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