I risultati migliori di nivolumab per l'immunoterapia in termini di sopravvivenza libera da recidiva, comparsa di metastasi a distanza e il tempo di comparsa della seconda recidiva ottenuti con un follow up di 7 anni e mezzo supportano il suo uso in questi pazienti, di cui il 70% è vivo a conclusione del periodo in analisi. "Sono orgoglioso di affermare che la storia del melanoma è cambiata davvero".
Pascale' di Napoli, intervistato da BeeMagazine.
"Grazie alla visibilità e all'affetto di molti, abbiamo ricevuto quasi quattro milioni di euro investiti in progetti di ricerca sul Covid e in sperimentazioni anche nell'attività oncologica. E grazie a questo abbiamo realizzato un nuovo laboratorio di ricerca, e questo significa nuova speranza per chi viene da noi a farsi curare", ha spiegato.
Ascierto ha aggiunto che il 50 per cento delle persone colpite dal tumore con metastasi è stata salvata grazie alle nuove cure.
E i pazienti in totale sopravvissuti al melanoma sono aumentati di quasi il 70 per cento: tra il 2010 e il 2020, sono passati da 100.910 a 169.900.
Ma c'è di più, alcune terapie testate a Napoli oggi sono accessibili in tutte le strutture italiane, sia per il Covid che per il melanoma, che è il tumore della pelle più aggressivo.
"Pensi - ha concluso - che solo che da gennaio 2022 tutti i pazienti e non solo quelli della Campania in cura da noi possono essere curati con la combinazione di due farmaci, il Nivolumab e l'ipilimumab La combinazione dei due farmaci immunoterapici ha incrementato le risposte del 68% e ha ridotto il rischio di progressione della malattia del 20% e di morte del 13% rispetto alla monoterapia con solo nivolumab".
Ascierto , "le nuove cure hanno cambiato la storia del melanoma"
L'oncologo del Pascale intervistato da BeeMagazine. Lo dimostrano i dati sulla sopravvivenza con nivolumab