(ANSA) - ROMA, 20 FEB - L'Enpam, l'Ente previdenziale di
medici e odontoiatri, "si unisce alla richiesta che agli eredi
dei medici di famiglia deceduti a causa del Covid vengano
riconosciuti gli arretrati dal 2019, alla luce della firma del
nuovo accordo collettivo nazionale di categoria", dopo che il
tema è stato sollevato in queste ore dalla Fimmg, il sindacato
maggioritario dei medici di medicina generale.
"Proprio i medici di famiglia sono stati i primi a combattere
a mani nude il Covid - ricorda il presidente della Cassa Alberto
Oliveti - soprattutto nelle prime settimane in cui poco si
sapeva e poco si capiva di quello che stava accadendo.
A quattro anni dallo scoppio della pandemia, l'Enpam ricorda
che "sta continuando con le attività di sostegno ai familiari
superstiti, come le borse di studio ai figli dei camici bianchi
deceduti con il Covid, messe a disposizione insieme a Banca
d'Italia. E ancora, il sostegno economico garantito, sempre ai
familiari dei medici periti durante il Covid, che versano in
condizioni economiche disagiate".
L'Ente di previdenza va avanti, poi, "a sostenere la
necessità che lo Stato risarcisca le famiglie dei medici
convenzionati caduti in misura analoga a quanto accordato ai
familiari dei dipendenti. Una proposta di legge in questo senso,
che avrebbe visto l'Enpam anticipare le somme necessarie, era
stata presentata nel corso della passata legislatura, ma non
approvata", si legge ancora, in una nota.
"Nei prossimi giorni - aggiunge Oliveti - è previsto un mio
incontro con il ministro della Salute Orazio Schillaci.
Consapevole della sensibilità più volte dimostrata dal ministro
su questa questione, sarà l'occasione per ribadire, anche a
questo governo, la nostra convinzione che a tutti i medici
caduti nell'esercizio della professione nel periodo pandemico,
vada garantito un risarcimento, senza distinzione alcuna
rispetto alla categoria di appartenenza", conclude il
presidente. (ANSA).
Covid: Ente medici, 'riconoscere arretrati ai colleghi deceduti'
Oliveti: 'A giorni un mio incontro col ministro Schillaci'