(ANSA) - TRIESTE, 09 MAR - Spirito libero, stimato clinico,
cardiologo di area critica e grande lavoratore; uomo dalla
profonda passione per la professione esercitata con
autorevolezza. E poi dedizione, spirito critico e ironia.
Copetti, che aveva 70 anni, carnico, è morto a causa di una
malattia neoplastica; aveva diretto numerose realtà
organizzative d'emergenza e pronto soccorso del Friuli Venezia
Giulia, ha operato nell'Ospedale di Tolmezzo, poi Trieste ai
tempi di Gino Tosolini, poi di nuovo Tolmezzo, Latisana, di
nuovo Trieste e infine Latisana. Considerato un grande
trascinatore, soprattutto nei confronti dei giovani e degli
studenti in particolare, che lo ammiravano, Copetti è stato
ricordato nel corso della cerimonia non solo per la cultura
medica, ma anche per l'integrità morale, la creatività e la
passione.
Gianfranco Sinagra, Direttore Dipartimento
Cardiotoracovascolare ASUGI, ne sottolinea la "abilità clinica"
associata a "creatività diagnostica, passione e pragmatismo" e,
appunto, lo spirito di "pioniere dell'ecografia multiorgano che
dallo scetticismo portò agli algoritmi operativi internazionali
per l'inquadramento e gestione dei malati di area critica".
Rodolfo Sbroiavacca, ex direttore del Pronto Soccorso e
Medicina d'Urgenza dell'Ospedale di Udine, lo ha definito "un
gigante della Medicina di Area critica".
Alle esequie erano presenti, oltre a parenti, amici e
colleghi, anche infermieri e altre categorie professionali del
settore.
Sono stati infine ricordati gli insegnamenti dello scomparso
medico: "Bisogna riconquistare la passione di essere medico per
risolvere concretamente i problemi delle persone, bisogna
recuperare la passione nella formazione dei professionisti e
nel trasferimento di conoscenza e nella costruzione di
organizzazioni nuove". (ANSA).
Morto Copetti, 'riconquistare la passione di essere medico'
Funerali a Gemona del professionista. Il ricordo di Sinagra