(ANSA) - TREVISO, 29 MAG - L'ecografia ostetrica ha fatto
passi da gigante, arrivando a ottenere un'alta definizione
dell'immagine del feto, colorata e tridimensionale.
L'innovazione più recente, proposta dell'Ulss 2 trevigiana, si
spinge oltre: si tratta di un sistema che trasforma l'immagine
ecografica in un plastico a tre dimensioni e permette a genitori
ipovedenti di vivere un'esperienza sensoriale, toccando la forma
del volto del futuro figlio.
L'idea è venuta alcuni anni fa al dottor Alberto Rossi,
responsabile della Diagnostica Prenatale dell'Ostetricia e
Ginecologia di Conegliano e di Montebelluna, ispirata agli studi
sulle malformazioni cardiache che utilizzavano plastici di cuori
in 3D. La procedura consiste nel collegare una stampante
tridimensionale al sistema che consente la realizzazione delle
immagini fetali ottenute dall'ecografia, passando quindi dalle
immagini a modelli reali e concreti al tatto. La realizzazione
gratuita di volti fetali viene realizzata da una ditta
specializzata, ed è possibile grazie a una donazione effettuata
dal Rotary Treviso.
Secondo studi recenti, l'ecografia tridimensionale sembra
avere una capacità maggiore rispetto a quella tradizionale
nell'incrementare il legame tra la madre e il bimbo, perché
indurrebbe la donna a cambiare il proprio stile di vita dopo
aver visto l'immagine, ad esempio migliorando la dieta e
interrompendo attività dannose per feto, quali il fumo o
l'assunzione di alcool.
"Quest'iniziativa intrapresa dal dottor Rossi viene
realizzata in pochi ospedali italiani - spiega il direttore
generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi -, ed è importante
quindi ricordare che esiste, perché fornisce un importante
contributo all'umanizzazione del percorso nascita". (ANSA).
Sanità Veneto: ecografia in 3D per genitori ipovedenti
Novità all'Ulss 2: permette di toccare volto del futuro figlio