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Tumori del cervello, il Gemelli illustra nuovi mezzi e terapie

Olivi, "Siamo al centro della ricerca internazionale"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Quelli cerebrali non sono tumori particolarmente frequenti ma sono molto importanti per le conseguenze, anche di tipo funzionale, che possono avere e rappresentano ancora una enorme sfida terapeutica, soprattutto nelle forme maligne. Le stime per il 2022 parlano di 6.300 nuovi casi di tumori del sistema nervoso centrale (Snc) e di 4.800 decessi. Sono tumori difficili da trattare, anche perché diagnosticati in genere solo quando insorgono i sintomi. Lo rende noto il Policlinico Gemelli di Roma in occasione dell'International Neuro-Oncology Forum, organizzato all'Università Cattolica del Sacro Cuore, in programma fino a sabato 29 giugno. "Il nostro centro di Fondazione Policlinico Gemelli è un riferimento per la diagnosi e cura dei tumori cerebrali. Abbiamo ottime collaborazioni con diverse università internazionali, in particolare con diversi centri statunitensi (Johns Hopkins University, Harvard University, Thomas Jefferson University), che ci mette al centro della ricerca internazionale", afferma il professor Alessandro Olivi, presidente dell'International Neuro-Oncology Forum.
    "Per quanto riguarda l'imaging, disponiamo oggi di risonanze magnetiche (Rmn) più potenti che consentono di ottenere sequenze più dettagliate e puntuali delle patologie studiate. Inoltre, esse sono dotate di nuove metodiche (Rmn funzionale e Rmn con trattografia) che offrono la possibilità di visualizzare le aree funzionali della corteccia cerebrale e i fascicoli profondi del cervello", fa notare Olivi. "Questo permette di acquisire informazioni fondamentali per determinare la prognosi funzionale e dirigere la mano del chirurgo, rendendo più sicuro l'intervento con la 'navigazione', che ci aiuta a rispettare le strutture cerebrali, sia superficiali che profonde", aggiunge.
    Tra le 'promesse' delle nuove terapie per i tumori del cervello spicca il Bmp4 (Bone Morphogenetic Protein 4), un nuovo agente che attacca le cellule staminali del tumore (Glioma stem-like cells o GSCs), responsabili della resistenza alle terapie: "Il Bmp4, attualmente al vaglio di una serie di trial clinici sembra in grado di rallentare quel processo che consente ai tumori, attraverso il 'serbatoio' delle cellule staminali tumorali, di offrire una resistenza alle terapie e di portare alla comparsa di recidive", afferma Olivi. (ANSA).
   

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