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Da Osservatorio Amianto targa in ricordo di Franco Di Mare

In Campidoglio consegnata alla figlia Stella

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 LUG - "Prima della malattia che ha colpito, papà, come quasi tutti, non era consapevole di quanto l'amianto sia ancora diffuso nel nostro Paese e quante vite quindi mette in pericolo oggi, ma anche domani visto il lungo periodo di incubazione. La battaglia dell'Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) è dunque una battaglia di civiltà e di giustizia contro una vera e propria emergenza che papà ha scoperto troppo tardi e a cui sappiamo, io e la moglie Giulia, che non voleva far mancare il suo sostegno attivo, e questo anche se il tema non lo avesse purtroppo riguardato personalmente". Lo ha detto una commossa Stella Di Mare, figlia di Franco, alla consegna di una targa dell'Osservatorio Nazionale Amianto in memoria del suo papà. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione dell'incontro: "Amianto e uranio impoverito, in guerra e in pace: il ruolo dell'Europa e le funzioni dell'Avvocatura" promosso dall'Ona e che si è tenuto oggi nella Sala Laudato Sì del Campidoglio.
    "L'Osservatorio Nazionale Amianto ha registrato una più elevata incidenza epidemiologica per malattie asbesto correlate e tumorali tra i nostri uomini in divisa: personale civile e militare delle Forze Armate, piuttosto che del comparto sicurezza che richiede un approccio in chiave preventiva - ha spiegato il Presidente Ona, Ezio Bonanni, - Il caso di Franco Di Mare è esemplificativo del rischio esponenziale che ha determinato, e determina tutt'oggi, un numero di casi inaccettabile, anche tra coloro, come i giornalisti e la popolazione civile, che non avrebbero dovuto correre alcun rischio". Il dato sull'impatto dell'uso dell'amianto nel settore difesa è di 982 casi di mesotelioma, ai quali si aggiungono tutte le altre patologie, arrivando a sfiorare i 5 mila decessi.
    Ecco perché dall'incontro in Campidoglio arriva la richiesta "di una tregua olimpica, per fermare la contaminazione di aria, acqua e suolo che, non a caso, si imponeva fin dall'antichità, e a maggior ragione in questo contesto a partire dal 26 luglio".
    (ANSA).
   

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