(ANSA) - ROMA, 09 AGO - Dal passaporto al certificato
sanitario, microchip e vaccini. Chi decide di viaggiare con il
proprio animale deve attenersi ad un serie di regole,
raccomandazioni e indicazioni di legge.
Alcuni Paesi possiedono leggi diverse e vietano l'ingresso a un
certo tipo di animale, per esempio le razze dei cani considerate
più aggressive, spiega Francesca Milito, Direttore Generale
della ASL Roma 3.
"Le norme dell'Unione Europea agevolano i viaggi in un altro
Paese dell'UE e riguardano anche gli spostamenti verso l'UE da
un Paese al di fuori dell'Unione Europea. Salvo poche eccezioni,
è possibile viaggiare con l'animale da compagnia a condizione
che sia provvisto di microchip, sia stato vaccinato contro la
rabbia da almeno 21 giorni, sia fornito di titolazione
anticorpale per la rabbia se proveniente da paesi terzi, e
infine che possieda un passaporto europeo in corso di validità e
abbia subìto un trattamento contro la tenia, se la destinazione
rientra tra quelle dove non c'è questa malattia, come Finlandia,
Irlanda, Malta, Norvegia e Svezia", spiega Aldo Benevelli,
Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Roma 3. "Il
passaporto - aggiunge - è senza dubbio il documento più
importante per gli spostamenti e si può ottenere recandosi
presso i Servizi Veterinari delle ASL competenti per territorio
di residenza dei proprietari degli animali. Qualora non si abbia
il passaporto (se si proviene da un paese extra UE) è necessario
avere il certificato sanitario della UE rilasciato da un
veterinario ufficiale appartenente al servizio veterinario
pubblico del Paese di partenza". (ANSA).
Certificati e vaccini, guida per viaggiare con i propri animali
La richiesta del passaporto ai servizi veterinari delle asl