(ANSA) - ROMA, 17 SET - Nerandomilast, un inibitore orale
della fosfodiesterasi 4B (Pde4b) ancora in fase di studio,
potrebbe rappresentare un potenziale trattamento per la fibrosi
polmonare idiopatica (Ipf) e la fibrosi polmonare progressiva
(Ppf). Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia
sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi
mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30
Paesi. Per Ioannis Sapountzis, Head of Global Therapeutic Areas
di Boehringer Ingelheim "l'annuncio di oggi rappresenta un nuovo
passo avanti nella nostra lunga storia di ricerca su questa
patologia. Sono ancora molti i bisogni insoddisfatti dei
pazienti con fibrosi polmonare idiopatica e noi continuiamo a
impegnarci con le nostre attività di ricerca al fine di
sviluppare nuove opzioni terapeutiche per una delle malattie
polmonari interstiziali più comuni". La Ipf è una delle malattie
polmonari interstiziali (ILD) fibrosanti progressive più comuni,
colpisce circa 3 milioni di persone in tutto il mondo con
sintomi quali affanno, tosse secca e persistente, fastidio al
petto, affaticamento e debolezza. Alcuni di questi pazienti,
possono sviluppare un fenotipo progressivo noto come fibrosi
polmonare progressiva (Ppf), definita dal peggioramento dei
sintomi respiratori. Boehringer Ingelheim presenterà ora la
domanda di autorizzazione di nerandomilast come nuovo farmaco
per il trattamento della Ipf alla Fda statunitense e ad altre
autorità sanitarie in tutto il mondo. (ANSA).
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