(ANSA) - TORINO, 27 SET - Gli anticorpi monoclonali anti Cgrp
rappresentano la principale innovazione degli ultimi anni nella
profilassi dell'emicrania: dei benefici sui pazienti si è
discusso in occasione del simposio, sponsorizzato in maniera non
condizionante da Teva, al 38esimo congresso della Sisc, la
Società italiana per lo Studio delle Cefalee, in corso a Torino.
"Gli anticorpi monoclonali anti Cgrp per il trattamento
preventivo dell'emicrania, che stiamo utilizzando da cinque anni
a questa parte, hanno mostrato un ottimo profilo di
tollerabilità ed efficacia", ha spiegato, a margine del
simposio, il dottor Luigi Francesco Iannone, ricercatore del
Dipartimento di Scienze della salute dell'Università di Firenze.
Nella pratica clinica sta diventando comune seguire i pazienti
emicranici che assumono contemporaneamente altre terapie per
patologie croniche: per questo c'è grande attenzione alle
eventuali, e ad oggi non note, interazioni farmacologiche
all'interno della classe degli anticorpi monoclonali anti Cgrp.
"Recentemente - aggiunge il dottor Iannone - proprio con la
Sisc, abbiamo pubblicato un nuovo studio che dimostra come né la
tollerabilità né l'efficacia siano inficiate dalla
co-somministrazione per più di sei mesi di un anticorpo
monoclonale anti Cgrp con un altro tipo di anticorpo
monoclonale, somministrato per altre patologie". (ANSA).
Iannone, nuovi farmaci ottimi per tollerabilità ed efficacia
Ricercatore Università Firenze, "li utilizziamo da 5 anni"