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Ricerca e innovazione, nasce Heal Italia ad Ancona e Cagliari

Per tradurre conoscenze sperimentali in pratica clinica

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 OTT - Trasferire al mondo sanitario i progressi della ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche per tradurre le conoscenze acquisite nei contesti sperimentali in pratica clinica, e contribuire così alla lotta alle patologie croniche, con diagnosi sempre più precoci e terapie sempre più mirate. Questo l'obiettivo della Fondazione Nazionale Heal Italia, nata grazie al finanziamento Mur a valere del Pnrr, che a distanza di soli due anni, con i primi 40 milioni investiti su una dotazione finanziaria di 114. 700, registra i primi importanti risultati in termini di produzione scientifica, sviluppo tecnologico e sperimentazione di nuovi ed integrati modelli organizzativo-gestionali destinati al mondo sanitario.
    Nasceranno infatti ad Ancona e a Cagliari i primi "Heal Italia - Precision Medicine Center", grazie alla collaborazione tra la Fondazione Heal Italia e le Università Politecnica delle Marche e Cagliari, partner del progetto. Il Centro di Medicina di Precisione - Heal Italia di Ancona, "Internal Medicine and Rare Diseases Heal Italia Precision Medicine Center" è dedicato allo sviluppo della medicina di precisione nelle varie branche della Medicina interna e nelle malattie rare, e nasce presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari dell'Università Politecnica delle Marche.
    Si potrà avvalere delle numerose competenze multidisciplinari, sia sperimentali che cliniche, presenti negli altri Dipartimenti della Politecnica, nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, nell'Itccs-Inrca di Ancona, e dell'infrastruttura regionale Marche Biobank, dotata di un laboratorio appositamente creato per "single cell analysis" su biopsia liquida e solida, con potenzialità multi-omiche. "Il nostro Ateneo da tempo sta lavorando sulle tematiche legate alla medicina interna e alle malattie rare per trovare sempre nuove strategie per migliorare la qualità delle cure - afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori - fondamentale l'approccio multidisciplinare e il ruolo etico delle Università per affrontare queste problematiche. Le malattie rare rappresentano una sfida per la componente medica e di ricerca, e una delle chiavi per affrontare questa sfida è senza dubbio la promozione di partenariati nazionali ed internazionali, nonché la condivisione dei dati per promuovere la ricerca e per elevare gli standard di assistenza sanitaria". Il Centro di Medicina di Precisione - Heal Italia di Cagliari, invece, il "Sardinian Heal Italia Precision Medicine Center, nasce presso il CeSAR, il Centro Servizi di Ateneo per la Ricerca dell'Università degli Studi di Cagliari e si occuperà di servizi integrati di diagnostica e di ricerca clinica e preclinica a supporto della lotta alle patologie complesse e quelle oncologiche, comprese le neoplasie rare e rarissime e le condizioni preneoplastiche su base ereditaria o acquisita. Obiettivo del Centro è l'identificazione di marcatori di malattia e di nuovi bersagli terapeutici, ampliando l'utilizzo della biopsia liquida per la diagnosi e il monitoraggio dei pazienti oncologici.
    Parallelamente, l'ampliamento della biobanca dei tumori e delle linee cellulari tumorali umane permetterà di offrire ai ricercatori un fondamentale strumento di ricerca traslazionale e di validazione funzionale dei risultati ottenuti mediante le più avanzate tecnologie di sequenziamento del genoma.
    "Il nostro obiettivo - spiega Laura Leonardis, Program e Research Manager di Heal Italia - è trasformare in strumenti clinici i risultati della ricerca di base riducendo le distanze tra Università ed Ospedale al fine di rendere la Medicina traslazionale uno strumento concreto e potente al servizio dei clinici e soprattutto dei pazienti". (ANSA).
   

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