(ANSA) - NAPOLI, 27 OTT - La consapevolezza sui rischi delle
infezioni virali a trasmissione ematica registra standard molto
bassi tra le nuove generazioni.
È per questa principale ragione che l'Epatologia dell'Ospedale
Fatebenefratelli di Napoli e Istituto Penitenziario Minorile di
Nisida lanciano la campagna informativa "Prevenzione a Nisida:
Noi Ci siamo".
L'iniziativa - resa possibile grazie al contributo non
condizionato di Abbvie - si pone l'obiettivo di sensibilizzare e
informare i giovani detenuti sulle modalità di trasmissione e
prevenzione delle infezioni ematiche come HIV e HCV (epatite C).
" Richiamare l'attenzione degli adolescenti è fondamentale.
Soprattutto riguardo l'epatite C la percezione dei rischi legati
a questa grave patologia è ancora molto limitata», afferma
Vincenzo Iovinella, responsabile epatologia e malattie infettive
Ospedale Madonna del Buon Consiglio Fatebenefratelli, che
aggiunge: «grazie ai recenti progressi della medicina, oggi
abbiamo a disposizione trattamenti in compresse che possono
eradicare il virus in sole 8-12 settimane".
Tuttavia, nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità
abbia avviato un programma per l'eradicazione del virus HCV
entro il 2030, i programmi di prevenzione, che dovrebbero
partire dalla conoscenza delle modalità di contagio, spesso non
raggiungono le fasce più vulnerabili della popolazione.
La campagna "Prevenzione a Nisida: Noi Ci siamo" mira a colmare
questo divario informativo, portando tra i giovani detenuti
dell'Istituto di Nisida conoscenze chiare sulle modalità di
contagio e informazioni cruciali sulle possibilità di cura
grazie ai farmaci antivirali ad azione diretta (DAAs).
La stessa convinzione è stata espressa da Gianluca Guida,
Direttore dell'Istituto Penale per Minorenni di Nisida che
sottolinea quanto "educare alla prevenzione sia un aspetto
chiave per favorire una buona salute e ridurre il rischio di
malattie nel lungo termine. Coltivare precocemente la
prevenzione permette di identificare e gestire i fattori di
rischio prima che diventino problemi gravi". (ANSA).