(ANSA) - CAGLIARI, 20 NOV - L'Aou e l'Università degli Studi
di Cagliari hanno partecipato a un lavoro multicentrico
sull'Immunodeficienza comune variabile (Cvid), dove sono stati
coinvolti più atenei e centri di ricerca, che ha confermato come
la gestione del paziente e le terapie a disposizione danno un
aiuto importante nelle cure di questa patologia.
La Cvid è una malattia immunologica rara causata da un
difetto di produzione delle immunoglobuline e colpisce circa 14
su 100mila individui, prevalentemente dai 20 ai 40 anni.
"Tra i risultati chiave che sono emersi - dicono i due
ricercatori - il 64% dei pazienti presentava comorbidità
polmonari, e una minoranza significativa mostrava volumi
polmonari sotto la norma. Nonostante ciò, il tasso di declino
annuale della funzionalità respiratoria non risultava accelerato
rispetto al normale andamento, suggerendo che l'impatto della
Cvid sulla funzione polmonare, pur significativo, non è oggi
necessariamente più rapido rispetto ai soggetti sani".
Il lavoro, concludono i due professori, "ha l'obiettivo di
determinare le misure di fisiologia polmonare in Cvid, la loro
traiettoria temporale e l'associazione con parametri clinici e
immunologici. Sono stati analizzati 185 pazienti provenienti da
cinque centri di riferimento italiani per le immunodeficienze,
utilizzando test di funzionalità respiratoria longitudinali ed
esami radiologici e standardizzando i dati secondo le linee
guida più recenti".
Alla realizzazione dello studio hanno partecipato anche
numerosi esperti di università ed enti ospedalieri di Padova,
Treviso, Roma, Torino, Brescia e Southampton (UK). (ANSA).
Immunodeficienza comune variabile, confermata efficacia terapie
Studio di ricercatori Aou Cagliari su riviste scientifiche