Almeno 65 bambini dall'inizio dell'anno hanno sviluppato una miocardite e nella meta' dei casi (32) connessa a un'infezione da Parvovirus B19, l'agente responsabile della quinta malattia. Otto di loro sono morti.
Nei mesi scorsi, soprattutto a cavallo dell'estate, è stato segnalato in Italia e in diversi Paesi europei un aumento delle infezioni da Parvovirus B19. Di pari passo, è stata osservata in diversi ospedali italiani una crescita, nel numero e nella gravità, dei casi di miocardite, un'infiammazione del muscolo cardiaco. La rete Inf-Act ne ha censiti 65 da gennaio a ottobre; circa la metà di essi (32) era collegata al Parvovirus B19. Le miocarditi sono state più frequenti negli adolescenti (37%) e nei maschi (40%).
Al momento, il fenomeno sembra stia scemando e non sono ancora chiare le cause. "Stiamo studiando tutte le ipotesi", spiega all'ANSA Alfredo Guarino, professore di Pediatria all'Università Federico II. "Al momento non c'è bisogno di allarmarsi: il Parvovirus B19 è un agente eclettico, ma le infezione che causa sono nella grande maggioranza dei casi del tutto benigne", spiega. "Tuttavia, alla luce di questi nuovi dati bisogna avere qualche cautela in più. I genitori devono fare attenzione soprattutto nei casi di febbre alta che si protrae per più di 5-6 giorni e, soprattutto, se compare dolore al petto. Di fronte a questo sintomo, è bene segnalarlo tempestivamente al medico", conclude.
Quinta malattia, miocardite per 32 bambini in Italia e 8 decessi
I dati dell'Ecdc dall'inizio dell'anno. "Non sottovalutare il dolore al petto"