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Un genitore su 3 non conosce la miopia,è 'mioepidemia' tra bimbi

Ipsos, tra 25 anni ne soffrirà più di un bambino su 2 nel mondo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 DIC - Un genitore su 3 che non conosce la miopia; la prima visita oculistica in Italia solo al momento dell'ingresso nel sistema scolastico obbligatorio, attorno ai 6 anni; tra 25 anni un bambino su due che saranno miopi e complessivamente 5 miliardi di persone con questo difetto visivo. Questi alcuni dei dati preoccupanti emersi nel corso della presentazione di un'indagine internazionale condotta da Ipsos per EssilorLuxottica, in una conferenza stampa dal titolo "I genitori e la salute visiva dei loro bambini, cosa pensano le famiglie italiane sulla gestione della miopia". La ricerca parla di 'miopidemia' tra i più piccoli in un contesto in cui, secondo l'Oms, 250 milioni di persone nel mondo soffrono attualmente di disabilità visiva. ""La miopia infantile è una vera e propria emergenza - ha commentato Chiara Ferrari, Lead Public Affairs Ipsos. Molti genitori si trovano in difficoltà: ben 7 su 10 dichiarano di non sapere cosa fare di fronte a problematiche legate alla salute visiva dei propri figli, mentre altrettanti affermano di non avere tempo a disposizione per occuparsene adeguatamente. Questo genera spesso un senso di colpa tra le famiglie, nonostante il 49% ritenga di essere in grado di valutare correttamente la salute degli occhi dei propri figli.
    C'è ancora molto da fare per sensibilizzare e supportare i genitori in questa importante sfida".
    "Rispetto al passato - ha spiegato Maurizio Ferrante Medical Affairs Manager EssilorLuxottica Wholesale Italia - stiamo osservando una miopia diversa, che non può essere giustificata esclusivamente da fattori genetici, ma è fortemente influenzata dai modelli di vita odierni. Tra 25 anni, un bambino su due - o forse anche di più - sarà miope, a meno che non si intervenga tempestivamente. Oggi i bambini diventano miopi sempre prima.
    Tra le cause principali c'è l'utilizzo smodato dei dispositivi digitali, che richiede un'attenzione urgente e mirata per prevenire un problema di portata globale". Il problema riguarda ovviamente anche i genitori, che non hanno chiara in mente la definizione di miopia, che si riscontra dunque solo quando inizia a interferire con l'apprendimento: soltanto il 20% dei genitori italiani ritiene di avere sufficienti informazioni sui sintomi correlati a un problema visivo dei propri bambini e solo il 39% sa che l'insorgenza precoce della miopia equivale a una sua rapida progressione". "Solo un'alleanza concreta tra famiglie, professionisti e aziende potrà garantire ai più piccoli una qualità della vita migliore e una visione più chiara sul futuro - ha concluso Antonio Gadaleta, Senior Business Brand Manager EssilorLuxottica -. Cinvolgendo non solo i professionisti ma anche i genitori attraverso campagne media, formazione continua e progetti didattici in 6.000 scuole con cui abbiamo raggiunto oltre 13.000 classi, stiamo creando una vera cultura della prevenzione visiva". (ANSA).
   

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