Avanti con la triptorelina, il farmaco usato nel trattamento dell'incongruenza di genere, che blocca lo sviluppo puberale in attesa della decisione sul cambiamento di sesso. Lo ha detto a dicembre scorso il Comitato nazionale di bioetica e sarebbe sulla stessa linea anche il Tavolo tecnico interministeriale di 29 membri creato nel maggio del 2024.
Ad aprile, spiega il quotidiano, è attesa la relazione finale degli esperti convocati dai ministeri della Salute e della Famiglia: a quanto risulta "dovrebbe essere scritto che il medicinale usato per interrompere la pubertà si potrà ancora somministrare a chi ha la disforia di genere, ma dovrebbe anche essere aggiunto che è necessario un monitoraggio più accurato del suo utilizzo. Per questo il ministero della Salute dovrà creare un registro al quale le strutture sanitarie dovranno inviare i dati sull'uso della triptorelina, ma anche degli ormoni impiegati per il cambio di sesso".