(ANSA) - TERAMO, 08 GIU - "La sfida della riforma del
Servizio sanitario nazionale non si può fare se non si mette al
centro quella che per noi è davvero la leva fondamentale: il
nostro personale. Dobbiamo superare un modello di programmazione
della spesa sanitaria costruito negli anni con silos chiusi e
tetti di spesa, sto lavorando perché si provi a costruire un
modello diverso e dovremo investire più che possiamo nelle
nostre risorse umane".
"Elemento di importante cambiamento degli ultimi anni anche
l'investimento sulle borse di specializzazione in medicina:
nell'ultimo anno ne sono state finanziate 17.400 - ha aggiunto -
il triplo di tre anni fa, il doppio di due anni fa. È il
tentativo di recuperare un errore commesso in passato che aveva
consentito la costruzione del cosiddetto imbuto formativo".
A ribadire l'importanza della valorizzazione delle risorse
umane in sanità il presidente di Fiaso Giovanni Migliore: "Negli
ultimi dieci anni, a causa del blocco del turnover e dei tetti
di spesa per il personale, il servizio sanitario nazionale ha
perso oltre il 6% degli organici. Un'emorragia che continua ogni
anno quando vanno in pensione, tra quota 100 e limiti di età,
più di 20mila tra medici e infermieri a fronte di soli 14mila
tra nuovi specializzandi e neolaureati in infermieristica. È
chiaro che si è stratificato nel tempo un grosso divario tra
assunzioni e cessazioni, che ha impoverito gli ospedali e le Asl
e a cui dobbiamo cercare di far fronte". (ANSA).
Sanità, Speranza, per riforma servizio puntare sul personale
Presidente Fiaso, in 10 anni perso oltre il 6% degli organici