(ANSA) - ROMA, 21 GIU - "Gli 'eroi' della pandemia, quegli
stessi medici, infermieri e operatori di pronto soccorso che
salvavano vite durante l'emergenza Covid, sono tornati a essere
bersaglio di attacchi e violenze. Esprimiamo piena solidarietà e
vicinanza all'Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa
Sofia-Cervello di Palermo per l'aggressione di cui sono stati
vittime ieri notte un medico del pronto soccorso e una guardia
giurata.
"Lavorare nei pronto soccorso - ha aggiunto - è oggi sempre più
difficile: non solo perché mancano all'appello 4mila medici, ma
anche e soprattutto per l'inadeguatezza dell'assistenza sul
territorio. Nella maggior parte dei pronto soccorso italiani,
infatti, quasi il 60% degli interventi richiesti riguarda codici
verdi e bianchi ovvero casi di lieve entità che potrebbero
essere curati fuori dall'ospedale attraverso la medicina di base
e che, invece, contribuiscono all'iperafflusso nelle strutture
di emergenza-urgenza. I pronto soccorso rappresentano un faro
nella notte sempre acceso: i cittadini si rivolgono pensando di
avere subito una risposta che non riescono a trovare altrove.
Occorre intervenire subito potenziando l'assistenza territoriale
e reclutando personale a tempo indeterminato, anche ricorrendo a
medici non specialisti per fronteggiare l'emergenza". (ANSA).
Migliore(Fiaso), solidarietà alle vittime di aggressioni Ssn
Caso Villa Sofia-Cervello, "potenziare assistenza territorio"