Le condizioni abitative sfavorevoli hanno un’associazione diretta con la salute mentale: le persone che vivono in contesti sovraffollati hanno maggiori probabilità di sviluppare un disordine mentale, tra cui disagio psicologico e depressione: in Italia, circa il 20% della popolazione vive in condizioni precarie. È quanto emerge dal rapporto Headway – Mental Health Index 2. 0 realizzato da The European House– Ambrosetti in partnership con Angelini Pharma, presentato oggi a Roma a Montecitorio.
L’urbanizzazione, infine, che implica una minore presenza di spazi verdi che aiutano ad alleviare stress ed ansia,è associata a una crescente incidenza di disturbi mentali: l’Italia si trova al 21° posto su 28 Paesi.