(ANSA) - TARANTO, 23 APR - "Mio figlio è abituato alla
routine e i cambiamenti improvvisi potrebbero provocargli stress
emotivo. Questa è la casa dove è cresciuto in mezzo a tanto
affetto, un quartiere dove sa muoversi, dove è rispettato ed
accettato nella sua condizione.
Già un anno fa arrivò la notifica di sfratto, ma il
procedimento fu congelato anche grazie alla mediazione
dell'allora prefetto Demetrio Martino.
Un'altra procedura di sgombero è fissata per l'8 maggio
prossimo. Per cercare di trovare una soluzione oggi Adriana
Parisi e il comitato spontaneo 'iostoconsaverio' hanno tenuto in
sit in davanti al palazzo del governo e incontrato il vice
prefetto, a cui è stato rivolto un appello per cercare una
soluzione. L'obiettivo prioritario è quello di restare in quella
casa, pagando l'affitto o cercando di ricomprarla. "Oggi il mio
debito con la banca - spiega Adriana Parisi - è di 32mila euro
comprensivo degli interessi. La casa fu soggetta a pignoramento
immobiliare ma a me la documentazione non è mai arrivata, così
come gli avvisi d'asta, e questa non è una cosa giusta
soprattutto per le condizioni di mio figlio, letteralmente
scomparso dagli atti".
L'appartamento, aggiunge, "fu venduto alla terza asta al
prezzo di 21mila euro e da quel momento è cominciata una
contrattazione con chi l'ha acquistato per poter trovare un
accordo a favore della serenità e della stabilità di Saverio ma
ad oggi non siamo ancora riusciti". Nel suo "mondo - conclude
Adriana - fatto di poche certezze e mille abitudini, Saverio di
una cosa è sicuro: 'questa - ha scritto su un foglio di carta -
è casa mia e voglio esser lasciato qui'. Non è mai troppo tardi
per la solidarietà. Non è mai troppo tardi per fare un passo
indietro e dimostrare di essere persone migliori". (ANSA).
Mamma con figlio autistico sfrattati a Taranto
Casa persa all'asta, lo sgombero l'8 maggio, appello a prefetto