(ANSA) - ROMA, 02 MAG - E' il primo progetto europeo di
formazione artistica rivolto a giovani diversamente abili e a
giovani normodotati: si chiama 'L'Arte nel Cuore Onlus' ed è
nato a Roma nel 2005, e dal 2017 anche a Milano. "Si tratta -
spiega Daniela Alleruzzo, ideatrice e Presidente dell'Accademia
L'Arte nel cuore Onlus - di un'Accademia pensata e progettata
per l'insegnamento a persone con e senza disabilità, per
valorizzare il loro talento artistico e svilupparlo in un
ambiente integrato.
Nella nostra Accademia, gli alunni lavorano insieme, nella
stessa classe, senza fare alcun tipo di distinzione. Proprio
grazie a questa condivisione anche i ragazzi cosiddetti
"meritevoli" hanno superato le loro difficoltà, vincendo la
timidezza e aumentando la loro autostima, prendendo proprio come
guida la forza e la volontà dei ragazzi disabili". Alleruzzo,
ricordando l'articolo 3 della Costituzione ('tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge'),
osserva che 'L'Arte nel cuore' è la dimostrazione che
l'integrazione e l'inclusione sono armi vincenti". Tra gli
spettacoli in programma la presidente della onlus invita "tutti
ad assistere a 'Il riflesso della bellezza', un adattamento de
'La bella e la bestia' che andrà in scena il 18 giugno al Teatro
Olimpico di Roma. Ci auguriamo che alcune barriere culturali e
mentali, in un Paese come il nostro, siano abbattute".
L'impostazione seguita dalla Onlus è quella dell'Accademia di
spettacolo, con lezioni di danza, recitazione, doppiaggio musica
e canto, per offrire una struttura non solo senza barriere
architettoniche, ma pensata e progettata per l'insegnamento a
persone con e senza disabilità che hanno un talento da esprimere
e che per accedere devono superare un provino. L'Associazione
vuole colmare una carenza: la mancanza di offerta di servizi ed
attività per le persone disabili che possiedono doti artistiche
e vogliono svilupparle in un ambiente integrato. "Anche i
ragazzi disabili - continua la presidente de 'L'Arte nel cuore'
- se formati adeguatamente, possono lavorare. Lo testimoniano
molti dei nostri allievi: Emanuela Annini, attrice con la
sindrome di Down, ha partecipato a film, fiction e lavorato come
doppiatrice; Tiziano Donnici con disabilità motoria e Alessandro
Tiberi con ritardo cognitivo medio-grave, hanno lavorato
entrambi come doppiatori del lungometraggio "Champions", Valerio
Moscetti con ritardo cognitivo e Pamela Carpio con disturbo
compulsivo oggi dj. Perché "Dove c'è talento non esistono
barriere"". (ANSA).
Con 'L'arte nel cuore' mondo dello spettacolo diventa inclusivo
Primo progetto europeo formazione artistica anche per disabili