Responsabilmente

Locatelli ad Anversa, l'Italia vuole essere un traino sulla disabilità

'Per un cambio di prospettiva dall'assistenzialismo alla valorizzazione delle persone'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - "L'Italia vuole essere un traino per spingere quel cambio di prospettiva per passare dal mero assistenzialismo alla valorizzazione delle persone, per guardare le potenzialità e non i limiti". Lo ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli in occasione della 32ma Conferenza sui Servizi Sociali Europei sul tema "Co-creating Future Social Services" che si è svolta oggi ad Anversa, ringraziando "il presidente dell'European Social Network Christian Fillet e il ceo Alfonso Lara Montero per questa occasione di confronto".
    "È il motivo - ha spiegato - per cui stiamo portando avanti una grande riforma che rivoluziona la presa in carico della persona con disabilità nei territori, a partire dai servizi sociali e dagli enti del Terzo settore coinvolgendo tutte le istituzioni che concorrono a dare risposte ai bisogni della persona e della sua famiglia. Questo comporta un superamento delle frammentazioni oggi esistenti tra parte sanitaria, socio sanitaria e sociale. Vogliamo arrivare a dare centralità alla persona e scrivere il Progetto di vita partendo dai desideri e dal diritto di scegliere della persona in condivisione con la sua famiglia, come previsto dalla Convenzione Onu che è e resta il nostro faro. È un momento strategico che dobbiamo saper cogliere ma dobbiamo farlo tutti insieme". Secondo Locatelli "serve un dialogo maggiore tra tutti i Paesi e per questo l'Italia ha voluto promuovere il primo G7 Inclusione e Disabilità che si terrà in Umbria dal 14 al 16 ottobre. - ha concluso la ministra -. Servono le riforme, servono le risorse, serve questa nuova prospettiva, ma dobbiamo avere la forza di lavorare insieme e uniti con un'unica voce, per portare avanti il principio dell'accessibilità universale e promuovere il diritto di tutti alla piena partecipazione civile, sociale e politica nei nostri Paesi. Insieme possiamo costruire un percorso rivoluzionario per non lasciare indietro nessuno".
    (ANSA).
   

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