Longevità

==Papa: mons. Paglia, 'trasforma la malattia in una risorsa'

'E' esempio per anziani, sua medicina il contatto con la gente'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 GIU - "Papa Francesco non si rassegna.
    Prende la vecchiaia e la sua malattia in modo straordinario: sereno, tenace e anche scherzoso". Così al Corriere della Sera monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita. "Mette a frutto la sua lunga esperienza di vita non sempre semplice - dice ancora - E ci mostra che l'età anziana non è fatta per tirare i remi in barca, né per rinchiudersi in sé stessi e nelle proprie malattie, che con gli anni arrivano a tutti".
    All'ultimo ricovero, gli viene detto, era scattato l'allarme per sue dimissioni: "Lui quando è uscito ci ha riso su. E poi si è rimesso a lavorare con una capacità straordinaria". Un pizzico di incoscienza? "Assolutamente no. Conosce benissimo la sue fragilità. Ma le affronta. La vita va vissuta, non subita". Il Papa trova la forza "innanzitutto nella fede, che è una grande compagnia nella vecchiaia. E poi nella medicina più preziosa: il contatto con la gente. Soprattutto i più deboli e poveri. Sono il suo vaccino".
    "Papa Francesco - dice ancora - ha già dimostrato di saper trasformare in opportunità la fragilità della malattia e quella che per molti è l'età dello scarto diventando una risorsa per il pianeta. Ci mostra che l'importante è avere una visione. Lui ce l'ha. Papa Francesco ci sta indicando i nostri errori. A partire da quello, in caso di malattia e di vecchiaia, di dire: 'Voglio morire'". (ANSA).
   

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