Bambini

Webcam in terapia intensiva rafforza legame bimbo-genitori

Esperimento alla Cleveland Clinic, allevia preoccupazioni

Redazione Ansa

Avere un bambino in un'unità di terapia intensiva neonatale, può essere una montagna russa di emozioni per i neo genitori: stress e preoccupazioni non mancano. Una degenza può durare da giorni a mesi, rendendo difficile talvolta per le mamme e i papà far visita al loro neonato ogni giorno. Ma una ricerca condotta presso la Cleveland Clinic Children's mostra che il posizionamento di una webcam live in reparto può consentire un legame da remoto con loro piccolo e alleviare le preoccupazioni.

 

 

 

 

Gli studiosi hanno preso in esame 59 neonati e il modo in cui le loro famiglie utilizzavano una webcam della terapia intensiva neonatale 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

I risultati hanno mostrato che i genitori hanno effettuato più accessi nei giorni in cui non potevano andare a visita dal loro piccolo, spesso anche a causa della distanza tra l'ospedale e l'abitazione. E coloro che soffrivano di depressione e ansia non venivano a trovarli di persona così spesso, ma accedevano comunque alla webcam.

Nel complesso, i risultati suggeriscono secondo i ricercatori che avere una connessione virtuale con il proprio bambino aiuti i genitori, soprattutto quelli che sperimentano un forte stress.

 I prossimi passi dello studio mireranno a capire poi se l'uso frequente delle webcam in terapia intensiva neonatale aumenti la produzione di latte materno, il che è importante perché i bambini in questo reparto al seno tendono ad avere esiti di cura migliori. 
   

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