In Italia soffre di Disturbo primario del linguaggio (Dpl) un bambino su 14, pari al 7.6% della popolazione generale.
"Il Dpl - spiega Tiziana Rossetto, presidente della Fli - è una 'disabilità nascosta' caratterizzata da manifestazioni molto eterogenee che vanno da importanti difficoltà nella realizzazione dei suoni del linguaggio, a un vocabolario ridotto o all'uso di frasi poco elaborate. In alcuni casi il bambino o la bambina può addirittura fare fatica ad intrattenere una conversazione, associate a difficoltà di tipo espressivo, di produzione e/o di comprensione del linguaggio". "Il mancato riconoscimento delle difficoltà e di trattamento precoce - sottolinea Francesca Mollo, logopedista Fli - può avere ripercussioni sul benessere socio-relazionale ed emotivo in età infantile, scolare e adulta: un linguaggio poco fluido può causare la derisione da parte dei compagni". "Per questo - prosegue Ilaria Ceccarelli logopedista Fli -.è importante identificare precocemente le difficoltà linguistiche e garantire un supporto attraverso una presa in carico riabilitativa tempestiva. Da qui il nostro appello alle istituzioni, ai clinici, ai famigliari a unirsi in una azione condivisa di sensibilizzazione e conoscenza sulle necessità e gli ancora troppi bisogni non risolti di questo disturbo".