Colpito da malattia rarissima autoimmune, un 13enne è stato salvato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il ragazzino era arrivato all'ospedale fiorentino in condizioni disperate, spiega una nota. Affetto da dermatomiosite giovanile, che nella letteratura scientifica mondiale vede solo altri sette casi di bambini e adolescenti affetti, il 13enne ha sviluppato rapidamente una complicanza a rischio vita, la capillary leak syndrome: rara condizione caratterizzata da episodi ricorrenti di ipotensione, emoconcentrazione e ipoproteinemia. I suoi capillari avevano perso la capacità di trattenere i liquidi, che si erano così riversati nello spazio interstiziale dell'organismo. L'adolescente aveva così accumulato, in un breve arco di tempo, ben 15 chili di liquidi.
Per i medici del Meyer non è stato facile riuscire a risolvere la situazione acuta, dopo venti giorni di terapia intensiva e un lungo percorso terapeutico, un 13enne ha potuto fare ritorno a casa, di nuovo in salute.
Il caso del ragazzo è stato preso in carico dall'equipe guidata dal professor Gabriele Simonini, responsabile della Reumatologia pediatrica dell'Aou Meyer Irccs. Data la rarità della patologia, la diagnosi si è rivelata particolarmente complessa. Anche perché per individuare la malattia, non esistono dei marcatori che, con un esame del sangue, permettono ai medici di fare chiarezza. Solo la valutazione clinica e una successiva biopsia di conferma possono risolvere il "giallo". Il caso è stato descritto in letteratura medica.