Bambini

Long Covid pediatrico, ricerca internazionale ne svela i sintomi

Lo studio pubblicato su European Respiratory Journal

Redazione Ansa

La lista dei sintomi 'chiave' del Long Covid pediatrico e gli strumenti attraverso i quali misurarli, svelati da uno studio internazionale, guidato da esperti del King's College, con la partecipazione della pediatria del Gemelli e Università Cattolica. La ricerca, pubblicata su European Respiratory Journal, rappresenta uno sforzo di armonizzazione globale per raccogliere dati in maniera omogenea e velocizzare così il progresso delle conoscenze e la definizione delle migliori strategie di intervento per il Long Covid dei bambini e dei ragazzi. Una sorta di 'istruzioni per l'uso', un linguaggio scientifico comune per aumentare il valore dei dati raccolti.

"Il nostro centro è stato il primo al mondo a documentare che anche bambini e adolescenti possono sviluppare Long Covid e abbiamo portato le prime evidenze scientifiche che questi bambini hanno delle alterazioni immunologiche, vascolari, e disautonomiche, che li distinguono dai pazienti guariti o dai controlli sani - spiega Danilo Buonsenso, della UOC di Pediatria di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, diretta da Giuseppe Zampino e docente di Pediatria all'Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma-. Con questa ultima analisi internazionale, insieme ad esperti e rappresentanti di pazienti e famiglie, abbiamo definito gli outcome principali, in modo da consentire di standardizzare i nostri studi a livello globale.

Ciò ci consentirà di condividere le casistiche e comprendere sempre meglio questa condizione, che causa un grave peggioramento della qualità di vita delle persone che ne sono affette." Al momento, "validi strumenti di misura" sono stati individuati solo per quattro aree ritenute fondamentali per la diagnosi di Long Covid pediatrico (affaticamento o sfinimento, sintomi gastro-intestinali, funzionamento neuro-cognitivo e fisico), mentre si sta ancora lavorando per individuare quelli migliori per le tre aree restanti (sintomi cardio-vascolari, malessere dopo sforzo, alterazioni nella vita scolastica e lavorativa).

   

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