Bambini

Streptococco, in 1 anno raddoppiati casi problemi reni tra bimbi

Esperti, attenti a sintomi per prevenire malattia renale cronica

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Nell'ultimo anno sono raddoppiati i casi di glomerulonefrite acuta da streptococco - Streptococcus Pyogenes (SBEA) - nei bambini, una complicanza renale dell'infezione che può portare a sviluppare la malattia renale cronica. Per questo, di fronte all'aumento dell'incidenza e invasività delle infezioni streptococciche che si è registrato nell'ultimo anno, i nefrologi italiani lanciano un appello a non sottovalutare i sintomi che potrebbero segnalare la presenza di glomerulonefrite, ad esempio scarsa diuresi e gonfiore di viso e gambe.
    Lo rivelano studi presentati all'ultimo congresso SINePe.
    La glomerulonefrite acuta è caratterizzata da presenza di sangue nelle urine, diuresi scarsa, gonfiore del viso o delle gambe. Un campanello d'allarme è il cambiamento nel colore delle urine, che si presentano in genere più scure (color coca cola). Altro sintomo precoce è l'ipertensione arteriosa. "In alcuni casi - spiega Stefano Bianchi, Presidente della Società Italiana di Nefrologia - la glomerulonefrite si presenta con sindrome nefritica, insufficienza renale rapidamente progressiva e necessità di dialisi".
    Con la pandemia, si è assistito a una netta diminuzione del numero di ospedalizzazioni dei bambini con glomerulonefrite acuta, probabilmente per le misure di contenimento adottate in fase pandemica. "Nel corso dell'ultimo anno, però, c'è stata un'inversione di tendenza importante, con un aumento esponenziale dell'incidenza delle glomerulonefriti acute post-infettive in età pediatrica, sia rispetto al biennio della pandemia, sia rispetto al biennio precedente. Le glomerulonefriti più recenti, inoltre, sembrano caratterizzate da più alti livelli di proteinuria e maggior rischio di insufficienza renale acuta", precisa Andrea Pasini, Presidente della Società Italiana di Nefrologia Pediatrica, Responsabile Programma di Nefrologia e Dialisi, UO Pediatria, Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna.
    Questi dati rispecchiano l'aumento di casi e invasività delle infezioni streptococciche nel periodo post-pandemico, dovuto probabilmente a co-infezione con virus respiratori e all'impatto negativo sull'immunità della popolazione pediatrica delle restrizioni durante la pandemia. (ANSA).
   

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