(ANSA) - ROMA, 10 SET - "Chiediamo al governo italiano di
impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle
nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima
dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media
prima dei 16". E' questo l'appello lanciato dai pedagogisti
Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai - tra i
primi firmatari della petizione arrivata oggi anche su
Change.
Dopo il divieto di utilizzo degli smartphone in classe fino alla
terza media - anche per scopi didattici - voluto dal ministro
dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, arriva,
dunque, la petizione firmata da intellettuali e personalità del
mondo dello spettacolo, da Paola Cortellesi e Alba Rohrwacher a
Stefano Accorsi e Luca Zingaretti. "La nostra non è una presa di
posizione anti-tecnologica ma l'accoglimento di ciò che le
neuroscienze hanno ormai dimostrato - si legge nella descrizione
dell'appello - ci sono aree del cervello, fondamentali per
l'apprendimento cognitivo, che non si sviluppano pienamente se
il minore porta nel digitale attività ed esperienze che dovrebbe
invece vivere nel mondo reale". Sempre nella petizione lanciata
anche online, gli esperti - per cui "ogni tecnologia ha il suo
giusto tempo" - sottolineano che "nelle scuole dove lo
smartphone non è ammesso, gli studenti socializzano e apprendono
meglio. Prima dei 14-15 anni, il cervello emotivo dei minori è
molto vulnerabile all'ingaggio dopaminergico dei social media e
dei videogiochi". (ANSA).
'Stop a smartphone per gli under14', l'appello dei pedagoghi
La richiesta al governo, 'vietare profilo social prima dei 16'