(ANSA) - ROMA, 20 SET - I problemi di attenzione sempre più
diffusi tra bimbi in età scolare, spesso iper stimolati, poco
motivati e in carenza di sonno. Non bisogna esagerare con
l'apprensione ma neanche sottovalutare il problema.
"I meccanismi per mantenere l'attenzione che funzionavano venti
anni fa non possono più funzionare ora. Dobbiamo adeguarci al
cambio di paradigma, puntando a una minor invasività dei
dispositivi digitali nella nostra vita e a lavorare
sull'apprendimento cooperativo, che stimola le emozioni",
chiarisce Elisa Fazzi, presidente Sinpia e direttore della
Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza presso l'Asst
Spedali Civili di Brescia.
Innanzitutto, però, bisogna fare una distinzione tra un
disturbo vero e proprio e un problema. "Un conto - spiega
all'ANSA Massimo Molteni, responsabile di psicopatologia dello
sviluppo dell'Irccs Eugenio Medea di Lecco - è parlare di
Deficit di attenzione e iperattività (Adhd), una condizione che
ha caratteristiche precise e stime di prevalenza pari al 2-4%
dei bambini, secondo gli studi italiani. Questa richiede la
presa in cura da parte di uno specialista e adeguate terapie in
relazione alla gravità". Un altro conto è parlare di problemi di
attenzione: "la difficoltà a mantenere l'attenzione - precisa
l'esperto Sinpia - è un problema sempre più diffuso in tutte le
fasce di età, ma tra i bambini in fase di apprendimento può
avere conseguenze più serie". In questo caso i fattori esterni
hanno un peso significativo. "Ad esempio l'uso di dispositivi
digitali, social media e videogiochi porta a un'attenzione
limitata nel tempo e continuamente spostata da un segmento
all'altro". Il primo consiglio è quindi quello di limitare
l'esposizione dei bambini, ma i genitori dovrebbero anche
ridurre il tempo che loro stessi impiegano in questo modo.
Tablet e smartphone vanno usati meno di fronte ai figli".
Una carenza di attenzione può dipendere però anche dalla
motivazione. "Sottovalutiamo - osserva Molteni - che nei bambini
la vita motivazionale è centrale. La mancanza di motivazione è
legata al fatto che le proposte degli adulti spesso sono poco
attrattive rispetto a quello che avrebbero sul web e i social,
dove tutto viaggia veloce: quando sono posti di fronte a testo
scritto e a uno stimolo unico, l'attenzione diventa labile.
Questo può diventare un ostacolo per il rendimento scolastico".
Il consiglio, in questo caso, è quello di "aumentare esperienze
con attività mirate all'apprendimento cooperativo, dove il
valore aggiunto è il gruppo: in questo contesto l'attenzione si
amplia e la competizione, che è preponderante nei social,
diminuisce".
Infine, a pesare è anche la mancanza di sonno, concludono
gli esperti Sinpia. Quindi di sera tutte le attività stimolanti,
specie a livello visivo, vanno eliminate perché peggiorano
qualità e quantità del sonno. (ANSA).
Problemi di attenzione sempre più diffusi in età scolare
Esperti Sinpia: sono iper stimolati, poco motivati, dormono poco