Le allergie alle creme solari nei bimbi "sono casi rari. Il vero pericolo sono le scottature: 5 episodi sotto i 20 anni aumentano fino all'80% la possibilità di sviluppare il melanoma o altri tumori della pelle". Così Michele Miraglia Del Giudice, presidente della Società Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) interviene sullo studio dell'American Academy of Pediatrics che ha consigliato prudenza per l'utilizzo di alcuni tipi di creme solari tra le più diffuse perché una sostanza contenuta, l' ossibenzone è stata segnalata come pericolosa da due autorevoli enti scientifici americani, l'Ewg (Environmental Working Group) e la Fda (Food and Drug Administration).
"Gli studi all'origine di questo allarme sono seri - afferma Miraglia -. Tuttavia va detto che l'ossibenzone, che può essere indicato sulle etichette anche come oxybenzone, benzofenone-3 o BP-3, è presente solo nel 20% delle creme solari in Italia. È quindi abbastanza facile per i genitori evitarlo". Per l'esperto è infatti "molto pericoloso che si diffonda nel pubblico un atteggiamento di scetticismo verso tutti i filtri solari. Se si vuole ridurre la possibilità che si verifichino effetti avversi, consiglio prodotti a base minerale come l'ossido di zinco, particolarmente indicati in caso di dermatite atopica. Ma il vero pericolo è il non usare affatto le creme solari per timore di questi disturbi".
La Siaip, in accordo con la Società Italiana di Pediatria (Sip), fornisce le regole d'oro da ricordare prima di portare i bambini spiaggia. Se i neonati di meno di 6 mesi non devono mai essere esposti al sole, i piccoli da 6 mesi a tre anni devo usare i filtri con fattore Spf +50.
Vanno poi fatti indossare tessuti protettivi (con la sigla UPF 15, 30, 50 sull'etichetta), utilizzati occhiali da sole con filtro UV, e per i piccoli sopra l'anno e per i bimbi con pelle intollerante/atopica sono da preferire le creme solari con filtri fisici. Infine dopo i 3 anni non vanno applicate mai creme solari con protezione inferiore a Spf 30, la crema va applicata a casa almeno 20 minuti prima, e la protezione rinnovata ogni due ore. (ANSA).