Bambini

Vittime di abusi 9 minori su 100, cresce la rete 'salvabimbi'

Nuovi corsi per i pediatri, cade il tabù delle segnalazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 SET - Con 75 corsi e 600 ore di formazione svolte in 41 città italiane, sono già migliaia i pediatri sentinella in grado di intercettare i segnali di abuso in bambini e adolescenti. A otto anni dall'avvio, la rete 'salvabimbi', il network per riconoscere e gestire le violenze sui minori è sempre più ampio. Ma i bambini vittime di maltrattamenti sono 9 su 100 e spesso individuarli è difficile.
    Per questo, ripartono da Perugia e proseguiranno poi in altre 7 città i corsi del progetto "Facing Abuse 3.0", realizzati grazie al contributo non condizionante di Menarini e con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria.
    Il progetto, il primo e più longevo al mondo, prosegue anche nel 2024 per rendere la rete 'salvabimbi' sempre più capillare ed efficiente. "Grazie al progetto, sono nati o sono stati implementati protocolli standard di Pronto Soccorso per riconoscere le violenze sessuali e fisiche e sono stati avviati cicli di formazione nei corsi di laurea rivolti ai futuri medici e specializzandi", spiega Pietro Ferrara, coordinatore nazionale dei corsi e ordinario di Pediatria presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma. Stando a un'indagine condotta in 148 ospedali di 29 Paesi, tra cui l'Italia, nella metà delle strutture gli operatori sanitari non hanno strumenti adeguati per identificare i minori vittime di negligenze e maltrattamenti.
    Una lacuna che i corsi stanno contribuendo a colmare. "In passato poteva capitare che i medici, non solo avessero difficoltà a riconoscere i segnali d'allarme degli abusi, ma avessero perplessità nella loro gestione. Grazie ai corsi, - aggiunge Ferrara - è caduto il tabù delle segnalazioni e si riescono a gestire meglio le paure di non procedere correttamente". Dopo quello di Perugia, i corsi proseguiranno fino a dicembre in altre sette città: Como, Palermo, Torino, Potenza, Olbia, Savona e Firenze "Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto dal 2016 e ci poniamo l'obiettivo di formare 15.000 medici, pediatri e specializzandi", dichiarano Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini. (ANSA).
   

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