E' una relazione pericolosa, a doppio filo,quella fra diabete e parodontite, che rischia di minacciare la salute orale e quella generale. Gengive che sanguinano e si arrossano sono un problema per un adulto su due, ma in 8 milioni il disturbo diventa una parodontite, infiammazione estesa che comporta perdita di osso intorno alle gengive e può portare fino alla perdita dei denti.
"I parodontologi - spiega il presidente SIdP Luca Landi- potrebbero svolgere un ruolo chiave nell'intercettazione delle persone ad alto rischio di sviluppare diabete e nella diagnosi precoce in chi non sa di esserne affetto. Uno studio dell'Universita' di Birmingham infatti ha dimostrato su Current Oral Health Reports che strumenti di valutazione del rischio, questionari e il test dell'emoglobina glicata, eseguibile anche in ambito odontoiatrico, possono identificare i soggetti a maggior rischio che poi, individuati con una diagnosi 'alla poltrona', potranno essere indirizzati verso cambiamenti alimentari e anche parodontali e di igiene orale domiciliare". "Se la salute dei denti - aggiunge Nicola Marco Sforza, presidente eletto Sidp - viene trascurata le probabilità di aggravarsi del diabete si moltiplicano mentre prestando attenzione si hanno più probabilità di tenerlo sotto controllo". Per la giornata della parodontite, sui canali Facebook Gengivepuntoorg e Impiantidentalipuntoorg e su www.gengive.org un decalogo dei consigli e schede informative; sul sito anche informazioni sulle malattie correlate come il diabete. Con la App GengiveINforma è poi possibile eseguire un test che indica la suscettibilità alla parodontite in 3 minuti.
(ANSA).