(ANSA) - ROMA - Un sorriso perfetto e denti allineati sono una richiesta cresciuta tantissimo negli ultimi anni, anche spinta dal diffondersi dell'uso di allineatori trasparenti.
Queste, mascherine invisibili e removibili, indicate sia per adulti che per bambini, oltre a quello estetico hanno anche un altro vantaggio, ovvero possono esser facilmente tolte e consentono quindi una migliore pulizia del dente dalla placca. Per questo, spiega la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp), possono essere utili per ridurre il rischio di infiammazione delle gengive durante la terapia con apparecchi ortodontici.
"Negli ultimi venti anni - spiega Guerino Paolantoni, ortodontista ed esperto della Sidp - la gestione delle mal posizioni dentarie ha subito un notevole incremento, in numero e tipologia di tecniche ortodontiche, partendo da apparecchi prevalentemente metallici fissi, fino ad arrivare a dispositivi rimovibili in materiale plastico, spesso richiesti e ben tollerati dai pazienti in quanto non visibili. A fare la differenza, i recenti sviluppi della ricerca scientifica con software che consentono di progettare in digitale i movimenti dentari dall'inizio alla fine. Questo ha reso la tecnica degli allineatori invisibili in grado di risolvere la quasi totalità dei casi, dai più semplici ai più complessi".
Un ulteriore vantaggio degli aligners, oltre a quello estetico, è la possibilità di rimuovere facilmente le mascherine, così da poter eseguire una corretta igiene orale quotidiana, con spazzolino e filo interdentale. "E' ormai dimostrato - precisa Chiara Galano, igienista dentale - che l'applicazione di un dispositivo ortodontico, specialmente fisso, causa un aumento della quantità di placca batterica che aderisce alle superfici del dente, con conseguente rischio di sviluppare carie e peggiorare la condizione di salute delle gengive". Per questo, quando i denti vengono allineati in pazienti che, come conseguenza di una di parodontite (circa il 68% dei casi), hanno perso una quota di supporto parodontale (gengiva e osso), è indispensabile che il dispositivo ortodontico scelto garantisca una buona igiene orale e utilizzi forze leggere nei movimenti dentari da attuare. Inoltre, ovviamente, qualsiasi allineamento non può essere iniziato prima di aver trattato la parodontite". Queste indicazioni sono state inserite dalla Federazione Europea di Parodontologia nelle recenti Linee Guida di trattamento delle Parodontiti di Stadio IV, per pazienti che necessitano di terapia ortodontica.
Quanto ai tempi necessari per raggiungere l'obiettivo di un sorriso perfetto, conclude Paolantoni, "gli allineatori più evoluti sono oggi progettati per raggiungere il successo del trattamento anche in tempi ridotti. Una volta ottenuto il risultato desiderato, però, è indispensabile mantenerlo stabile nel tempo, poiché a casa di funzioni fisiologiche come la respirazione, la masticazione e la deglutizione, dopo la terapia ortodontica può ripresentarsi un certo grado di disallineamento dei denti". In questo caso, è possibile stabilizzare in maniera semi o permanente, la posizione dei denti con tecniche poco invasive e ben tollerate, che evitano possibili recidive.
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