Accompagnare l'uso dello spazzolino a quello del filo interdentale (o allo scovolino) è indispensabile per una corretta rimozione della placca batterica. Ad esempio uno studio clinico recentemente pubblicato sulla rivista Clinical Oral Investigations e condotto presso l'università Federale Santa Maria in Brasile, ha concluso che l''infiammazione gengivale interprossimale può essere significativamente ridotta combinando l'uso dello spazzolino da denti, al filo interdentale.
"I denti sono continuamente esposti all'accumulo di una certa quantità di batteri che vivono in equilibrio con il cavo orale - spiegano. Perché questo equilibrio si mantenga, tutte le superfici dentarie devono essere pulite meccanicamente, per evitare che i batteri si accumulino provocando le due patologie orali più diffuse nella popolazione: carie e malattie gengivali (gengivite e parodontite). È proprio la permanenza di placca batterica negli spazi interdentali a causare carie e lo sviluppo della gengivite, precursore della parodontite.
Non tutte le superfici del dente sono facilmente accessibili con lo spazzolino: gli spazi interdentali sono quasi del tutto inaccessibili e per poter essere detersi richiedono altri strumenti, tra cui il filo interdentale.
Lo studio clinico brasiliano ha coinvolto 75 soggetti sani, non fumatori, senza perdita di attacco parodontale interprossimale e con più del 15% dei siti interprossimali che presentavano sanguinamento gengivale. I partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi, utilizzando lo spazzolino da denti integrato con filo interdentale o lo spazzolino da denti da solo. Lo studio mostra che aggiungere un presidio di igiene interdentale come il filo riduce l'infiammazione delle gengive (gengivite), potendo così ridurre la possibilità di malattie più gravi.
Esistono diversi tipi di filo interdentale: materiali diversi (Nylon, teflon, polietilene etc.) cerati e non cerati, fili espandibili, a nastro, fili speciali composti da più materiali, fili impregnati con aromi, fluoro o sostanze antisettiche. Per ciascuna esigenza esiste il filo giusto per ottenere il miglior vantaggio in termini di igiene e ridurre le difficoltà d'uso.
Il filo deve essere impiegato almeno una volta al giorno, meglio due.
Esiste un certo vantaggio ad usare il filo prima dello spazzolino, dovuto principalmente al fatto che il filo potrebbe rimuovere, insieme alla placca, anche una parte del fluoro lasciato dal dentifricio e che proprio il fluoro si può depositare più facilmente anche negli spazi interdentali se questi sono già puliti. È inoltre più facile non dimenticare di usarlo se questa manovra precede quella più "automatica" di spazzolare i denti. Usarlo correttamente è facile, bisogna tagliare una porzione di filo di circa 40-50 cm; avvolgerlo intorno al dito medio di ciascuna mano per poi utilizzare gli indici per l'arcata inferiore e i pollici per l'arcata superiore per tendere un piccolo tratto di filo che dovrà attraversare lo spazio interdentale. Un tratto piccolo di filo (1-1,5 cm) molto teso (tra gli indici o tra i pollici, appunto) passerà molto più facilmente attraverso lo spazio interdentale. Una volta superato il punto più stretto tra i denti, in direzione della gengiva, il filo deve abbracciare la superficie di uno dei due denti adiacenti, in modo da poterla pulire con movimenti dalla gengiva verso il dente. È importante formare una "C" intorno al dente per rimanere aderente con il filo e rimuovere più placca senza fare danni. Lo stesso procedimento deve essere ripetuto per pulire la superficie dell'altro dente dello stesso spazio. E così per tutti gli spazi, avendo cura di cambiare via via il tratto di filo e usare per ogni coppia di denti un tratto pulito.
Per chi non ha sufficiente manualità, esistono degli strumenti chiamati forcelle tendifilo, degli archetti sui quali è montato un piccolo tratto di filo teso. I fili "speciali" possono essere impiegati per pulire gli spazi interdentali quando ci sono dei ponti tra i denti, quando è in corso un trattamento ortodontico con il filo metallico che collega gli attacchi sui denti o intorno agli impianti. Le recenti linee guida per il trattamento delle parodontiti raccomandano di utilizzare altri sistemi per l'igiene interdentale in presenza di spazi interdentali più larghi, dove il filo non è molto efficace e dove l'impiego dello scovolino è sicuramente da preferirsi per efficacia e per semplicità d'uso.
Il dentista, concludono gli esperti SIdP, saprà consigliare ciascun paziente sul metodo migliore da usare per l'igiene interdentale; è importante che il dentista mostri il filo interdentale consigliato. Bisogna comprendere l'importanza del filo e il modo migliore per usarlo, affinché l'igiene interdentale diventi una sana buona abitudine. (ANSA).
Igiene dentale perfetta, come pulire gli spazi con il filo
Ne esistono vari tipi, quanto e come usarlo