Salute denti e gengive

Tonetti, 'il sorriso perfetto non esiste, mantenere l'unicità'

No a misurazioni troppo tecniche e stereotipi Hollywoodiani

Tonetti, 'il sorriso perfetto non esiste, mantenere l'unicità'
Tonetti, 'sorriso perfetto non esiste, mantenere unicità'

Redazione Ansa

"Quando incontriamo una persona, in 170 millisecondi facciamo una valutazione estetica del volto e il sorriso è il biglietto da visita. Se è piacevole, attiva dei centri del cervello, i centri della ricompensa, che ci fanno stare bene. Ma il concetto di sorriso ideale è molto più complesso e sfaccettato. Il sorriso perfetto non esiste. Anche se simmetria e colore dei denti possono creare una risposta positiva negli osservatori, la sua bellezza risiede nell'individualità". Così Maurizio Tonetti, uno dei più apprezzati ricercatori clinici a livello internazionale nel campo della Parodontologia e dell'Implantologia, docente di Parodontologia alla Shanghai Jiao Tong University School of Medicine e prima ancora alla Hong Kong University, a margine del 22esimo Congresso Internazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), in corso a Rimini. "Il sorriso di ogni persona è unico e riflette la sua personalità e il suo stato d'animo. E' proprio questa unicità che il dentista dovrebbe preservare, mantenendo la salute orale e apportando piccole modifiche che permettano a ciascun individuo di sentirsi a proprio agio con il proprio sorriso - prosegue-. Piuttosto che cercare di adattarsi a un modello imposto, è fondamentale che il sorriso rispetti le caratteristiche individuali di ciascuno, risolvendo eventuali problematiche senza alterarne l'essenza.
    Importante è averli sani, in una situazione più o meno simmetrica, riuscire a vederli in modo che quando il labbro sorride li scopra". Tonetti mette in guardia da un'estetica stereotipata di tipo Hollywoodiano, che rischierebbe di creare sorrisi tutti uguali e poco autentici. "Negli Stati Uniti, nella scala dei colori dei denti, quello più desiderato è quello più artificiale che si chiama A0. Un bianco che in natura non esiste. La chiave è trovare l'equilibrio tra estetica e personalità, mantenendo un sorriso che faccia sentire ogni persona bene con se stessa". Per Tonetti, certe misurazioni tecniche, come quelle utilizzate dagli architetti greci per costruire i templi, sono interessanti ma non devono diventare la regola assoluta. "Se vogliamo considerare il rapporto aureo, allora dovremmo considerare l'altezza e la larghezza dell'incisivo centrale con dei parametri che sono il rapporto dell'altezza e della larghezza del Tempio greco. Un riferimento che non dovrebbe annullare le variazioni che fanno di ogni sorriso qualcosa di irripetibile", conclude. 
   

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