Salute denti e gengive

La chirurgia mucogengivale per il trattamento delle recessioni gengivali ha sempre successo? Quanto dura il risultato?

Risponde il prof. Francesco Cairo, Presidente Eletto SIdP

Francesco Cairo, Presidente Eletto SIdP

Redazione Ansa

La recessione gengivale, ovvero il distacco della gengiva sulla radice di un dente con conseguente sua esposizione, crea spesso un disagio di tipo estetico al paziente, oltre a poter provocare ipersensibilità durante l’assunzione di cibi o bevande calde o fredde e rischio di carie proprio della superficie radicolare esposta. E’ una condizione che può coinvolgere un singolo dente o più denti del paziente ed il suo trattamento può essere di tipo chirurgico, con l’obiettivo di riportare il margine gengivale nella sua posizione originaria e quindi coprire la radice esposta.

L’intervento chirurgico è definito muco-gengivale e può consistere semplicemente nel riportare la gengiva che rimane intorno alla recessione sopra la radice esposta. A volte, quando la gengiva residua non è sufficiente, è necessario aggiungere una ulteriore porzione di tessuto gengivale, che viene prelevato dallo stesso paziente e viene innestato al fine di “irrobustire” il tessuto posizionato sopra la radice.

Proprio per la natura chirurgica dell’intervento e per la richiesta estetica da parte del paziente la domanda che spesso ricorre è: ha successo questo intervento? e quanto dura il risultato?

Rispondiamo a queste domande scindendole l’una dall’altra, perché la prima riguarda l’intervento chirurgico in se’ mentre la seconda riguarda cosa accade a partire dai 6-12 mesi dopo l’esecuzione dell’intervento.

L’intervento chirurgico, se eseguito da professionisti esperti e soprattutto se correttamente indicato ha un successo molto alto a 6-12 mesi, con risultati di copertura completa della radice che si verificano nel 90% dei casi (in medicina è un valore molto alto). La corretta indicazione ad eseguire l’intervento, e quindi la diagnosi accurata del caso clinico, hanno una importanza addirittura maggiore della esecuzione perfetta dell’intervento. Un clinico esperto sa se la chirurgia muco-gengivale per il trattamento di una o più recessioni può ottenere un successo prevedibile e con quale tecnica chirurgica, utilizzando o meno un innesto di tessuto connettivo prelevato dal palato.

Per rispondere alla seconda domanda, ovvero se il risultato ottenuto duri nel tempo (oltre i 6-12 mesi), dobbiamo ricordare i 2 fattori che

spesso creano la distruzione del tessuto gengivale e quindi la comparsa di una recessione: la presenza di un tessuto gengivale sottile e la presenza di un trauma che agisce su questa gengiva sottile, (per esempio uno spazzolamento troppo vigoroso della propria dentatura o la presenza di placca batterica vicino al margine gengivale). Perciò il successo a lungo termine (oltre i 10 anni) dipenderà soprattutto dalla modifica di questi 2 fattori: il primo sarà garantito dall’intervento di chirurgia muco-gengivale eseguito, che avrà anche l’obiettivo di ricreare un tessuto spesso sopra la radice coperta; il secondo invece sarà garantito dalla modalità di spazzolamento domiciliare che giornalmente il paziente eseguirà e che, proprio per la sua importanza, verrà modificata prima dell’esecuzione della chirurgia stessa.

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