(ANSA) - ROMA, 03 MAG - Carie e parodontite, hanno un fattore
eziologico primario in comune, la placca batterica.
Allarmanti sono i numeri che riportano la carie come la prima
malattia più diffusa al mondo, la parodontite la sesta.
La placca batterica è composta da un insieme di microrganismi
derivanti dai residui di cibo e molecole provenienti dalla
saliva; la loro capacità è quella di creare il biofilm, i
batteri si organizzano creando un microambiente, all'interno del
quale ognuno ha un ruolo specifico e in assenza di ossigeno, il
biofilm modifica la propria composizione favorendo la
proliferazione di patogeni. Alcuni di questi batteri, dotati di
pili e fimbrie, consentono l'adesione al dente.
Tale organizzazione permette ai batteri di vivere in condizioni
ambientali favorevoli e determinare un danno a denti e gengive.
Se non rimossa la placca batterica subisce delle trasformazioni;
sali di calcio e fosfati presenti nella saliva precipitano
creando un deposito duro sulle superfici dei denti chiamato
tartaro
E` noto che l'igiene orale è l'unico modo efficace per
contrastare la placca batterica ed evitare che si trasformi in
tartaro.
Ma attenzione, tentare di rimuovere il tartaro a casa può essere
molto pericoloso. Costantemente sottoposti ad una pressione
mediatica sull'utilizzo di strumenti domiciliari in grado di
rimuovere il tartaro potremmo essere tentati di provarli. E'
bene chiarire che qualunque prodotto o strumento promosso sui
social media, ma non raccomandato dalle linee guida, soprattutto
se usato in modo incongruo, può danneggiare denti e gengive in
maniera permanente. Le complicanze sono per lo più legate
all'asportazione dello smalto dentale con la conseguenza che i
denti diventano più sensibili, più scuri e più suscettibili alla
formazione di carie e ai danni sul tessuto gengivale con la
comparsa di recessioni, quindi denti più lunghi e sensibili.
"Eccellenza ed Evidenza" sono le due parole chiave con le quali
il presidente della Società Italiana di Parodontologia Francesco
Cairo apre il XXIII Congresso Nazionale appena concluso a
Rimini. "Queste parole sono fondamentali in un contesto di
modernità clinica complessa, dover saper scegliere terapie
efficaci e orientate al rispetto del paziente". Messaggio
importante per gli operatori ma anche per i pazienti, che devono
affidarsi alle cure degli "addetti ai lavori".
Secondo le recenti linee guida sul trattamento delle parodontiti
lo step 1 di terapia è proprio la comunicazione al paziente
sulle modalità di comportamento, che sono scientificamente
fondamentali per la riuscita della cura.
Rivolgersi al proprio dentista o igienista dentale di fiducia è
il primo passo, imparare a detergere correttamente la bocca è
fondamentale per prevenire le patologie del cavo orale.
Attraverso le istruzioni di Igiene Orale Domiciliare vengono
personalizzati strumenti e manovre da eseguire a casa; gli
esperti ricordano infatti che ognuno ha una condizione diversa
in bocca e non esiste un metodo universale che funzioni per
tutti.
L'utilizzo congiunto e corretto di spazzolino, filo
interdentale/scovolino e collutorio è fondamentale per rimuovere
il 100% di placca dentale a casa e tardare la formazione del
tartaro.
Per eliminare il tartaro invece, esiste un trattamento specifico
chiamato Ablazione del Tartaro, che si effettua presso lo studio
dentistico, attraverso il quale si ristabiliscono le condizioni
ideali per la salute orale. (ANSA).
E' possibile rimuovere il tartaro a casa? No al fai da te
Risponde la dottoressa Roberta Gemmiti della SIdP