(di Manuela Correra)
ROMA - "Finalmente, se la legge sul Biotestamento sarà approvata così come sembra, le mie volontà sul fine vita avranno un valore certo ed inequivocabile". Marco Gentili ha 28 anni ed è affetto da una grave forma di Sclerosi Amiotrofica Laterale.
Marco parla attraverso un sintetizzatore vocale e comunica via mail e twitter, ma questo non gli ha impedito di coltivare le sue passioni, in primis l'impegno politico. Ha ricoperto diverse cariche, tra le quali membro dell'Assemblea provinciale e regionale del Partito Democratico, membro della direzione provinciale dei Giovani Democratici, responsabile alle politiche sociali dei Giovani Democratici e fino a gennaio 2012 ha fatto parte del Consiglio Comunale dei Giovani di Tarquinia. Sempre attivo e propositivo, soprattutto per tematiche riguardanti la disabilità e i disagi dei cittadini, nel 2009 ha dato anche vita al progetto radiofonico Frazione Handicap. Marco si è laureato nel 2012 in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, essendo eletto subito dopo consigliere comunale per il Pd.
Attualmente è co-Presidente dell'Associazione Luca Coscioni.
Insomma, una vita all'insegna dell'impegno sociale e politico, che lo ha visto in prima linea anche nella battaglia per la legge sul Biotestamento, la cui votazione finale è prevista per domani al Senato.
"Ho già predisposto le Dat - spiega Marco all'ANSA via mail - nel Comune di Tarquinia, con il registro promulgato unanimemente il 19 marzo 2015 e attivato a dicembre dello stesso anno. Credo di essere stato uno dei primi a redigere le Dat nel mio Comune visto che, oltretutto, proposi tale possibilità durante il periodo amministrativo". Ma quali sono i motivi che lo hanno spinto a redigere le Dat? "Perché è una scelta razionale e allo stesso tempo lucida. Oltretutto - risponde - essendo affetto da SLA2, ed avendo studiato cosa comporta questa patologia, ritengo basilare mettere nero su bianco le disposizioni prima del processo e del progredire della malattia". Ciò non toglie che, sottolinea Marco, "se il Biotestamento verrà regolato anche a livello nazionale, ogni disposizione fatta verrà accolta e resa certa. Senza problemi di tribunali". Poi, infine, un'amara constatazione: "In un ordinamento democratico non sempre vi è garanzia automatica di un'equa soluzione ai problemi e ai conflitti di tipo sociale o culturale. Grazie alla caparbietà di Marco Cappato e alla storia di Fabiano Antoniani speriamo che, passo dopo passo, si intraveda l'inizio di un nuovo cammino, avviato da Loris Fortuna nel 1984".
Marco malato di Sla, ora mie volontà saranno certe
'Biotestamento scelta lucida. Con legge stop problemi tribunali'